Text/HTML

Call us now
+123 456 7890
09/01/2001

“EQUAL” PER RIMUOVERE LE DISCRIMINAZIONI NEL MONDO DEL LAVORO. 26 MILIARDI PER I PROGETTI TERRITORIALI 2000-2006.

Nuovi strumenti per contrastare tutte le forme di discriminazione e di disuguaglianza sul mercato del lavoro: è quanto consente l’Iniziativa Comunitaria EQUAL, che mette a disposizione un importo di oltre 26 miliardi di lire per il periodo di programmazione 2000-2006 per i progetti territoriali. “Si tratta di una opportunità – ha detto l’assessore alle politiche comunitarie Carmela Mattei – che sta entrando nella fase attuativa dopo che abbiamo lavorato su due direttrici principali: un intenso lavoro interassessorile, in particolare con la Formazione Lavoro e le Politiche Sociali, per definire le priorità regionali di programmazione e una fase di concertazione sul territorio con il coinvolgimento in primo luogo le Amministrazioni provinciali. La collaborazione con le Province è determinante – ha aggiunto – per assicurare che gli interventi abbiano un riscontro con la realtà del territorio e soprattutto sia possibile far “dialogare” tutte le diverse istanze che operano su quel territorio.” L’assessore ha sottolineato la portata innovativa dell’iniziativa EQUAL, che – ha detto – “costringe” ad attivare iniziative sinergiche sul territorio, creando le condizioni perché i diversi segmenti di intervento, sia pubblico che privato, entrino in relazione e trovino un linguaggio comune per individuare, ognuno dalla sua angolazione, la soluzione dello stesso problema. L’Iniziativa comunitaria riunisce interventi che, nel precedente periodo di programmazione, erano frazionati in diverse misure e opera nelle quattro aree tematiche, considerate i pilastri della strategia per l’occupazione. Vediamo quali sono e quali azioni coinvolgono: OCCUPABILITA’ – Agevolare l’accesso al lavoro per coloro che incontrano difficoltà ad integrarsi o reintegrarsi, in sostanza i soggetti più deboli. Dopo aver studiato le cause che comportano tale discriminazione, vengono elaborate soluzioni operative per costruire un nuovo modello di welfare in cui, ad esempio, l’Ufficio di Promozione Sociale diventa il punto di congiunzione tra servizi per l’impiego, centri per la formazione e servizi socio-sanitari: insomma l’utente viene preso in carico e le risposte che otterrà riguarderanno il complesso dei suoi bisogni. Altro intervento sarà quello di potenziare e valorizzare i servizi per l’impiego e sperimentare nuovi percorsi formativi e di inclusione lavorativa, prevedendo anche specifiche misure dette di sostegno e accompagnamento quali: reddito minimo di inserimento, sostegno alla famiglia e maternità, interventi riabilitativi alternativi al carcere… IMPRENDITORIALITA’ – Rafforzare l’economia sociale, con particolare riguardo ai servizi di interesse pubblico, concentrando l’attenzione sul miglioramento della qualità dei posti di lavoro. ADATTABILITA’ – Promuovere la formazione permanente, incoraggiando il mantenimento del posto di lavoro proprio dei soggetti più deboli. PARI OPPORTUNITA’ – Ridurre i divari e la segregazione professionale fondate sul sesso. A questo scopo sono previsti interventi di family friendly in grado di rendere conciliabile e comunque più facile la gestione della vita familiare con la posizione occupazionale delle donne. Con il programma EQUAL vengono finanziate azioni che siano realizzate da partnership strategiche, dette Partnership di Sviluppo (PS), che possono essere di natura geografica o settoriale. I 26 miliardi sono disponibili per il primo tipo di progetti, per quelli settoriali verranno messe a disposizione altre risorse dal Ministero del Lavoro. Altro aspetto interessante è l’obbligatorietà dell’elemento della cooperazione transnazionale, per cui tutti i soggetti che presenteranno i progetti finanziabili dovranno anche indicare almeno un partner di un altro stato membro.