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03/01/2001

LA REGIONE ACQUISTA DUE OPERE DI OSVALDO LICINI . ACQUISITI ANCHE UN FONDO LIBRARIO, TERRECOTTE DI URBANIA E UN CAMINO DEL XV SECOLO.

Ci sono anche due opere di Osvaldo Licini nell''elenco dei beni mobili di interesse storico-artistico acquisiti con il concorso finanziario della Regione Marche. Lo ha deciso, su proposta del Presidente ed assessore alla cultura Vito D''Ambrosio, la Giunta regionale, accogliendo le indicazioni del Comitato tecnico-scientifico per la valorizzazione del patrimonio artistico di rilevanza regionale. Le opere appartenenti alla Collezione Caterina Celi-Hellstrom figlia adottiva della vedova dell''artista, sono: Paesaggio astratto, olio su tela che il pittore di Monte Vidon Corrado (1854-1958) ha dipinto nel 1950, e Studio per Croci Viventi, disegno a china su carta risalente agli anni 1952-55. Il costo complessivo dell''operazione è di 80 milioni, di cui 60 a carico della Regione e 20 del Comune di Ascoli Piceno. Con l''acquisizione, salgono a 35 (14 dipinti ad olio, 12 disegni, 7 cahiers d''art) le opere di Licini di proprietà comunale custodite nella Galleria d''arte contemporanea presso il Polo culturale di Sant''Agostino. Un secondo lotto comprendente vari dipinti e numerosi disegni di Licini, in deposito a tempo indeterminato presso la Galleria, sarà ceduto dalla proprietaria al Comune in cambio dell''incremento del vitalizio. "Se l''operazione andrà in porto, il Comune di Ascoli si assicurerà definitivamente - commenta Stefano Papetti, direttore della Pinacoteca civica - la proprietà di un corpus completo di opere che spaziano dagli anni Venti agli anni Cinquanta che faranno della Galleria il museo di arte contemporanea più importante della regione". "Licini - aggiunge - ha attraversato la prima metà del Novecento, offrendo testimonianze sia in campo figurativo che astratto. Lo conferma il fatto che nella grande mostra di Roma sul ''Novecento italiano'' siano esposte ben quattro sue opere, di cui una, Composizione astratta del ''35, proveniente dalla Galleria di Ascoli". Complessivamente il Polo culturale Sant''Agostino custodisce 140 dipinti, oltre 600 opere di grafica e 20 mila ex libris. Un patrimonio di straordinario richiamo per gli appassionati d''arte, che, oltre ai capolavori dell''artista ascolano, possono ammirare anche un opere di pittori, come Morandi, Fontana, De Pisis, Capogrossi, Vedova, Severini. Oltre alle due opere liciniane, la Giunta ha acquisito anche il fondo librario di proprietà dello storico d''arte Pietro Zampetti. Il fondo, ricco di oltre tremila volumi di storia dell''arte riguardanti in prevalenza la pittura marchigiana e veneta ma anche l''arte contemporanea, verrà collocato nella Biblioteca comunale "Benincasa" di Ancona, dove sono custoditi 140 mila volumi. Il costo dell''operazione è di un centinaio di milioni. Entro un anno dalla collocazione nella sua nuova sede, il fondo sarà catalogato scientificamente e reso fruibile agli studiosi d''arte. La Giunta ha deciso, inoltre, di assegnare un contributo di 120 milioni di lire al Comune di Urbania per l''acquisto di 816 pezzi di terrecotte della collezione Nadia Poggi Maurri. Le terrecotte, databili tra il Sette e il Novecento, costituiscono un significativo esempio della produzione popolare italiana. Particolarmente numerosi i manufatti provenienti dalle Marche e, soprattutto, dalla Valle del Metauro. L''ultima acquisizione riguarda il camino in pietra arenaria risalente al XVI secolo attualmente presso l''Ambasciata Italiana di Washington. Le modalità di collocazione del prezioso manufatto, acquisito con il contributo regionale di 20 milioni di lire, saranno definite dal Comune di Cagli e dalla Soprintendenza ai beni artistici e storici di Urbino. Complessivamente i contributi regionali per l''acquisizione dei beni mobili ammontano a 300 milioni di lire; la somma verrà integrata dai Comuni interessati. Respinta, infine, la proposta del Comune di Colmurano di acquistare le opere di Renzo C. Ventura (Lorenzo Contratti), pittore, illustratore e cartellonista originario di Colmurano. La richiesta verrà, comunque, presa in esame non appena il Comune appronterà una sede adeguata per la collocazione delle opere. (s.p.)