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14/01/2000

"LA GLOBALIZZAZIONE COME OPPORTUNITA'": IL MINISTRO DE CASTRO ALLA CONFERENZA DI ANCONA "PER UN'AGRICOLTURA DI TUTTI"

“Bisogna che il nostro Paese, come sistema, funzioni meglio. C’è ancora molto da fare per coordinare un gioco di squadra. Proprio di questo abbiamo bisogno, in un momento in cui, nell’epoca della globalizzazione, dobbiamo affrontare questa sfida come una grande opportunità”. Lo ha affermato il ministro per le Politiche Agricole, Paolo De Castro, intervenendo – ad Ancona – alla Conferenza regionale “Per un’agricoltura di tutti”, promossa dalla Regione Marche. “Sicuramente – ha detto il ministro - dobbiamo puntare su un’agricoltura che si muova per la difesa della qualità e della tipicità legate al territorio. Si rifletta su questi dati: abbiamo fatturato l’anno scorso 24/25 mila miliardi con i prodotti esportati e solo nel settore del vino 4.500 miliardi. Per questo dobbiamo puntare su una difesa internazionale delle nostre produzioni. Dobbiamo evitare quello che avviene oggi, per esempio, quando non possiamo esportare in Canada il prosciutto di Parma perché in quel paese c’è stato già qualcuno che ha adottato questo marchio. E’ ovvio che questa è concorrenza sleale, che possiamo vincere, però, solo se riusciremo a muoverci tutto all’unisono. Ho voluto essere presente a questo appuntamento di Ancona, nonostante i molti impegni, perché considero tali momenti di approfondimento estremamente importanti. C’è oggi, nei confronti dell’agricoltura, una crescente aspettativa e sia come Italia, che come Marche possiamo vantare forti potenzialità. Anche da parte del consumatore è aumentata l’attenzione verso questo mondo. Oggi il consumatore richiede maggiore tutela sul fronte della sicurezza alimentare e vuole anche conoscere la storia del prodotto che acquista. Da questo punto di vista, a livello di Unione europea, credo proprio che trarremo vantaggio dal semestre di presidenza portoghese, che dovrebbe dare nuovo impulso proprio alle produzioni mediterranee”. De Castro si è infine soffermato sul problema dell’opportunità di esistenza o meno di un apposito ministero dell’Agricoltura, affermando che era anacronistico presentarsi in Europa senza un punto di riferimento, quando tutti i paesi dell’Unione europea hanno uno specifico ministro di settore. (e.r.)