L’epidemia influenzale non ha fatto registrare, nelle Marche, un incremento dei ricoveri ospedalieri. I servizi di pronto soccorso hanno segnalato un lieve aumento dei pazienti, senza però una crescita delle degenze nei nosocomi.
E’ quanto emerge dalle segnalazioni pervenute alla Giunta regionale a tutt’oggi.
Le direzioni sanitarie degli ospedali capoluogo di provincia e le altre strutture sanitarie interpellate (Civitanova Marche, Fano, Jesi, San Benedetto del Tronto, Senigallia) non hanno sinora registrato situazioni di allarme relativamente alla occupazione dei posti letto che si presenta del tutto fisiologica.
Vi è stato un aumento delle chiamate del 118, non per situazioni di emergenza, ma solamente per reperire la guardia medica domiciliare. Questo, specialmente, nelle giornate festive e in orario notturno.
I rappresentanti dei medici di famiglia (generalisti e pediatri) confermano che l’influenza ha le caratteristiche riscontrate negli anni precedenti e che sinora il numero delle persone colpite non è assolutamente eccezionale.
Da segnalare che nel 1999, così come si era già fatto nel 1998, la campagna vaccinale ha coinvolto anche i medici di famiglia, i quali, nell’ambito di un progetto regionale appositamente incentivato, hanno collaborato per allargare il numero delle persone a rischio da sottoporre a vaccinazione. Il numero dei vaccinati nel 1999 non è ancora disponibile ma, sempre i rappresentanti dei medici di famiglia assicurano che la percentuale dei vaccinati, specialmente anziani e portatori di patologie a rischio, è sicuramente aumentato.
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