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29/10/1999

RICOSTRUZIONE POST-TERREMOTO: APPROVATO IL PROGRAMMA DI RIPARTIZIONE DEI FINANZIAMENTI

Il Programma di ripartizione dei finanziamenti per la ricostruzione è stato approvato dalla giunta, su proposta del vicepresidente e assessore al Bilancio Emilio Berionni. L’atto, che ha già avuto il parere favorevole dell’ANCI, deve ora passare al vaglio del Consiglio regionale, così come prevede l’art. 2 della legge 61/98 sugli interventi per le zone terremotate di Marche e Umbria. La proposta tiene conto delle priorità fissate dalla legge e già espresse dal Consiglio regionale: il rientro nelle abitazioni principali dei nuclei familiari alloggiati nei MAM, la ripresa delle attività produttive, il recupero della funzionalità delle strutture pubbliche e del patrimonio culturale. Il Programma si compone di quattro parti: stima del danno, disponibilità finanziarie, stato degli interventi per la ricostruzione e ripartizione delle risorse. A fronte di una stima del danno di 8.470 miliardi le risorse a disposizione ammontano a 3.539 miliardi, tra statali e comunitarie (595 miliardi). Questa la ripartizione delle risorse per le voci principali: - 377 miliardi, l’11 per cento, per la riparazione degli immobili con danni lievi (DCD 121/97). - 1.105 miliardi, il 30 per cento, per la riparazione e ricostruzione degli immobili privati con danni gravi (art.4, legge 61/98), - 873 miliardi, 25 per cento, per interventi ricompresi nei programmi di recupero, - oltre 556 miliardi, il 16 per cento, per il piano delle opere pubbliche, - oltre 274, l’8 per cento, miliardi per i beni culturali. A questi vanno aggiunti 70 miliardi di interventi realizzati direttamente dal Ministero per i Beni Culturali, - oltre 212 miliardi, il 6 per cento, per altri interventi (contributi per autonoma sistemazione, ripresa delle attività produttive, potenziamento degli Uffici dei Comuni, gestione del campi container…). Il Programma contiene anche una previsione di impiego - nel periodo 1998-2003 - delle risorse: circa 547 miliardi nel 1998-99, 1.212 nel 2000, 1.152 nel 2001, 588 nel 2002 e 38 nel 2003. “Si tratta di un atto importante – ha detto Berionni – che consente una programmazione di dettaglio che ha richiesto, ai fini della ripartizione, una attenta valutazione dei costi degli interventi. Attualmente risultano già impegnati 3 mila miliardi, in attuazione delle indicazioni del Consiglio regionale: tutti gli edifici destinati a prima abitazione e quelli relativi alle attività produttive sono finanziati. Gli altri 500 miliardi verranno destinati soprattutto agli interventi unitari previsti nei programmi di recupero “differiti”. Per quanto riguarda nuove risorse – ha aggiunto – queste sono già previste. Occorre dare una risposta al problema, sottolineato anche dall’ANCI, delle abitazioni non principali ricomprese nei programmi di recupero dei comuni maggiormente colpiti, ove il turismo costituisce una risorsa importante per le comunità”. Nella terza parte del Programma si forniscono anche i dati sullo stato della ricostruzione (aggiornamento al 30 settembre). Riparazione delle abitazioni (DCD 121/97): sono state presentati, nei 176 comuni interessati, 3.647 progetti, ne sono stati approvati 3.300 e i lavori sono iniziati e in parte conclusi in 2.502 casi (1.244 in provincia di Macerata, 859 in Ancona, 238 a Pesaro e 161 ad Ascoli). Riparazione e ricostruzione immobili (art. 4, legge 61/98). Sono 900 i progetti la cui istruttoria è avviata, negli Uffici dei Comuni e in quelli distaccati di Muccia e Fabriano; circa 30 hanno concluso l’iter e sono stati approvati. Programmi di recupero (art. 3 legge 61). Tutti gli interventi unitari, dichiarati ammissibili dalla giunta, sono stati ammessi a finanziamento per un totale di oltre 365 miliardi e per opere di urbanizzazione di circa 131 miliardi. Per gli interventi per i programmi di recupero “differiti” – quelli che hanno avuto i maggiori danni e in molti casi presentano una valenza culturale o ambientale (il 63 per cento sono nuclei storici) – la stima fatta è di 194 miliardi per gli interventi unitari e di 173 per le opere di urbanizzazione. Sono state finanziate anche indagini geologiche. Piano opere pubbliche (art.2, comma 3 legge 61). Del Piano sugli Uffici pubblici - 780 interventi per 475 miliardi - sono stati approvati progetti per 212 miliardi. Del Piano sulle infrastrutture - 338 interventi per 199 miliardi - sono stati approvati progetti per un importo di 139 miliardi. Del Piano sui dissesti idrogeologici -175 interventi per 197 miliardi - sono stati approvati 91 progetti per un importo di 119 miliardi. I lavori già progettati devono essere appaltati entro il 30 novembre ’99 e ultimati entro il 2001, pena la decadenza del finanziamento. Per gli altri è stata concessa una anticipazione del 5 per cento per la redazione dei progetti, che vanno approvati entro il marzo del 2000. Piano beni culturali (art. 8 legge 61), prevede 2.385 interventi. I progetti approvati sono 366 per 235 miliardi. E’ stata inoltre concessa l’anticipazione per la progettazione di ulteriori interventi per un ammontare di 250 miliardi. Le scadenze sono le stesse del Piano delle opere pubbliche. Edilizia residenziale pubblica dispone di uno stanziamento complessivo di 142 miliardi e mezzo, quasi tutti impegnati e che comporteranno la realizzazione di 1.205 alloggi. Inoltre è prevista l’installazione di 194 prefabbricati (le casette di legno) a Serravalle (120), Visso (20), Fabriano (39) e Sassoferrato (5). I primi prefabbricati vengono consegnati in questi giorni.