Nessun parere favorevole da parte della Regione Marche alla realizzazione della nuova Stazione merci di Osimo. Ad evidenziarlo è l’assessore regionale all’Ambiente, Stefano Aguzzi, il quale ribadisce, in risposta alle recenti critiche che “la Regione Marche ha già preso posizione sulla realizzazione dell’opera nell’ambito della procedura di assoggettabilità a Valutazione di Impatto Ambientale e che a poco possono valere le suggestive argomentazioni contrarie”.
Si tratta dunque di pareri strettamente tecnici, come sottolinea Aguzzi, spiegando che “la Regione Marche, nell’ambito della procedura di assoggettabilità a Valutazione di impatto ambientale per l’approvazione del Progetto di fattibilità tecnico economica avviata da RFI, ha trasmesso al MASE i contributi istruttori di tutti gli enti coinvolti, tra cui anche quelli degli uffici della Regione Marche”.
In essi sono emersi – cita testualmente Aguzzi - “elementi di forte criticità sia dovuti alle caratteristiche dell’area interessata, quali ad esempio rischio idrogeologico, area di particolare sensibilità ecologica, elevato impatto paesaggistico in sito vincolato, sia alla carenza di analisi tecnico progettuali, che al momento non permettono di escludere impatti significativi”.
“La delibera di Giunta del 25 febbraio scorso – rimarca l’assessore - è un atto dovuto di natura formale che attesta la non conformità del progetto rispetto alle prescrizioni ed ai vincoli delle norme e dei piani urbanistici ed edilizi, condizionando l’intesa sulla localizzazione dell’intervento all’acquisizione in conferenza di servizi di tutti i nulla osta e delle autorizzazioni necessari per la realizzazione dell’opera e fermo restando che l’intervento non vada contro altre leggi o disposizioni normative comunitarie, statali e regionali vigenti ed ottemperi alle prescrizioni previste per lo stesso”.
Si precisa inoltre che quanto sopra è ribadito al punto 3 del dispositivo in cui viene dato atto che il provvedimento ha valore ai soli fini urbanistici ed edilizi, ferme restando le competenze in capo ad altri enti e soggetti demandati per legge al rilascio di autorizzazioni per gli specifici aspetti che il progetto riveste.
“La Regione Marche – ricorda ancora Aguzzi - è stata chiamata a partecipare al procedimento di assoggettabilità a VIA, nell’ambito del quale ha espresso forti criticità per molti aspetti: idrogeologico, ecosistemico, paesaggistico, carenza di valutazione delle alternative localizzative, che hanno portato complessivamente a manifestare evidenti perplessità sulla scelta localizzativa del progetto e a nulla possono valere le valutazioni strumentali effettuate rispetto alla delibera del febbraio 2025 che, come già specificato, attiene ad aspetti meramente urbanistici e comunque subordinati all’approvazione del progetto per il quale tutti gli enti coinvolti, Regione Marche compresa, hanno manifestato dubbi e perplessità per criticità idrauliche e non solo.
“Spetta quindi ora al Ministero dell’Ambiente di concerto con il Ministero della Cultura di stabilire se l’intervento dovrà essere sottoposto all’ulteriore procedura di Valutazione di impatto ambientale”.
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