Questa mattina nella sala Li Madou della Regione Marche ha preso il via il corso di formazione “pilota” contro il rischio frodi nella gestione dei fondi comunitari. Presenti, tra gli altri, l’assessore regionale alla Formazione, Loretta Bravi e il comandante del Nucleo Guardia di Finanza presso il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri, generale Francesco Attardi. L’attività formativa di oggi e domani è rivolta ai funzionari della struttura regionale che effettua le verifiche Audit dei Fondi Fers (sviluppo regionale) e Fse (lavoro), ed è stato esteso al personale che cura i controlli sugli interventi finanziari.
“Mi sento onorata – ha detto Bravi – di aprire i lavori di questo importante corso finalizzato alla mitigazione del rischio frodi sui fondi europei e che mette in sicurezza i beneficiari che operano correttamente. Rappresenta per le Marche una punta di eccellenza con l’auspicio che divenga la Buona pratica a livello europeo. Infatti, riscontro che il progetto è stato apprezzato anche dall’Ispettorato generale per i rapporti finanziari con l’Unione europea (Igrue)”
“La nostra – ha concluso l’assessore - è una delle regioni più virtuose nell’uso dei fondi europei, ed è particolarmente impegnata nel favorire la crescita professionale del personale che segue le tematiche dell’impiego delle risorse comunitarie”.
“Il Nucleo antifrode della Guardia di Finanza – ha sottolineato Attardi - svolge, tra i numerosi compiti, la delicata funzione della segreteria tecnica del Comitato nazionale lotta antifrode (Colaf). Questo organismo di coordinamento interministeriale è preposto all’ elaborazione e sviluppo delle strategie in tema di lotta alle frodi a danno del bilancio dell’Unione europea. Ora più che mai gli stati membri dell’Unione europea sono chiamati a collaborare insieme contro tutte quelle attività illegali che ledono gli interessi finanziari dell’Unione europea mediante misure efficaci”.
“Occorre cooperazione a tutti i livelli – ha concluso il comandante del Nucleo –
perché in un mondo globalizzato sotto ogni punto di vista anche i fenomeni illeciti viaggiano in modo transnazionale e nessun Paese può essere immune dagli attacchi di una criminalità economica che non conosce più frontiere”.
Al termine del corso tutti i partecipanti dovranno individuare, esaminando uno o più casi di studio, oppure nei processi di auditing, segnali e indicatori di possibili frodi, coordinandosi con altri soggetti istituzionali deputati al controllo.(a.f.)
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