La vicepresidente della Regione Marche Anna Casini ha presieduto ieri il suo primo consiglio direttivo di Itaca, l’ Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale con sede a Roma. Nominata presidente dell’Istituto il 24 settembre scorso dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Anna Casini è subentrata a Massimo Giorgetti attuale vicepresidente del consiglio regionale del Veneto. Aggiornata anche la composizione del consiglio direttivo. Sono stati nominati: Roberto Musmanno assessore Regione Calabria, Vincenzo De Luca presidente Regione Campania, Marco Scaiola assessore Regione Liguria, Elisa De Berti, assessore Regione Veneto, Giuseppe Chianella, assessore Regione Umbria, Arno Kompatscher presidente Provincia autonoma di Bolzano, Edoardo Bianchi vicepresidente Ance. Tra i principali argomenti all’ordine del giorno la valutazione in ordine all’anagrafe delle opere incompiute di interesse nazionale e regionale al fine di favorirne il completamento e la fruibilità. Il dato nazionale complessivo per l’annualità 2014 presenta 901 opere pubbliche incompiute rilevate per un importo totale di lavori effettuati pari a circa 4,3 miliardi di euro. Per l’ultimazione sono necessari altri 2,2 miliardi.
Nelle Marche sono 17 le opere in attesa di essere riprese: 10 a Pesaro, 3 ad Ascoli, 2 ad Ancona e 2 a Macerata. Occorreranno altri 27.619.245,99 euro per ulteriori oneri di ultimazione.(http://contrattipubblici.regione.marche.it/Portals/0/Documenti/Servizi/Elenco%20opere%20incompiute/elenco_incompiute_2014.pdf )
“L’anagrafe delle opere incompiute – ha detto la neopresidente Casini dopo l’ufficiale passaggio di consegne – è il primo tentativo di fotografare questa realtà. Valuteremo caso per caso con l’intenzione di spuntare la lista dove è possibile portando a termine i lavori. La carenza di infrastrutture sul nostro territorio si ripercuote sullo sviluppo, sulla progettualità, sull’efficienza e sull’occupazione, sul reddito. La necessità di investimenti è dunque una priorità in questo momento, a partire da quelli pubblici, che possono aiutare anche la ripresa. Di questo si occupa Itaca e su questa strada vogliamo proseguire. La nostra attenzione di amministratori deve essere sempre alta per garantire ai cittadini un’efficace azione di controllo. Sono sicura che con la collaborazione ed il sostegno delle Regioni e delle Province autonome e in raccordo con le istituzioni, gli enti locali e gli operatori del settore potremo portare il nostro contributo in termini di promozione della trasparenza e della legalità”.
Altro argomento prioritario di confronto è stato l’attività dei soggetti aggregatori regionali.
L'art. 9 del decreto legge n.66/2014, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89, ha previsto, nell'ambito dell'Anagrafe unica delle stazioni appaltanti, operante presso l'ANAC, l’istituzione dell'elenco dei soggetti aggregatori di cui fanno parte Consip S.p.A. e una centrale di committenza per ciascuna regione per il soddisfacimento dei fabbisogni di beni e servizi delle Regioni, degli enti regionali, nonché loro consorzi e associazioni, e degli enti del servizio sanitario.
“L’obiettivo dichiarato della norma – ha detto ancora Casini - è quello di razionalizzare la spesa per acquisto di beni e servizi (dalle siringhe alle protesi dell’anca, dalla pulizia allo smaltimento rifiuti) mediante l’ampliamento del ricorso alle centrali di committenza, quale strumento che, attraverso l’aggregazione della domanda, consenta un efficientamento delle procedure di acquisto. Al momento però c’è disomogeneità organizzativa delle situazioni sul territorio. A tal riguardo Itaca organizzerà ad Ancona un seminario nazionale di approfondimento sul tema volto alla sensibilizzazione delle Regioni ed è prevista anche una informativa ufficiale nella Conferenza delle Regioni in modo che tutti possano comprendere l’importanza del processo in atto”.
Altro punto trattato da Itaca è quello inerente alla sostenibilità energetica e ambientale delle costruzioni. L’istituto ha approvato l’aggiornamento del Protocollo ITACA, alle recenti nuove norme nazionali in materia di certificazione energetica. Il Protocollo è stato adottato da quasi tutte le regioni italiane, ed in particolar modo nella Regione Marche, che ha anche attivato un sistema regionale di certificazione.
“Il tema della sostenibilità ambientale nel settore delle costruzioni – ha concluso la presidente Casini – sarà strategico, nei prossimi anni, per il settore delle costruzioni. Imprese, professionisti, produttori e pubbliche amministrazioni hanno pienamente inteso le potenzialità di un nuovo mercato che si proietterà oltre l’attuale crisi economica quale nuova opportunità di crescita e sviluppo del paese. Itaca ha messo in campo tutti gli strumenti necessari per accompagnare e supportare tale processo”.
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