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24/03/2015

VINITALY, MARCHE. I VITIGNI AUTOCTONI VEICOLO DELL’IDENTITÀ PICENA, NELLA RICERCA DEL CONSORZIO E DELL’UNIVERSITÀ POLITECNICA

I consumatori italiani preferiscono i vitigni autoctoni. È emerso da una ricerca effettuata dal Consorzio di tutela dei Vini Piceni, presieduto da Angela Velenosi, in collaborazione con il professor Gabriele Micozzi, docente di Marketing all’Università Politecnica delle Marche e presentata questa mattina a Vinitaly, nella Terrazza live della Regione Marche. Le percentuali dicono che il 63% degli intervistati predilige i vini ottenuti da vigneti del territorio, contro il 26% dei vitigni italiani e l’11% di quelli internazionali. L’indagine su “Identità picena e sviluppo sostenibile” ha coinvolto un campione rappresentativo di 1.560 individui fra i 18 e i 70 anni, con l’obiettivo di analizzare il comportamento degli italiani sul consumo del vino, indagare sul valore del territorio piceno e posizionare i vini piceni sulla base della notorietà a livello nazionale. Emerge inoltre un’immagine positiva delle Marche, in termini di natura, relax, enogastronomia e enoturismo, segmento per il quale gli intervistati promuovono la regione a ridosso di Toscana, Lombardia e Sicilia fra i territori più adatti. Spostando l’attenzione sul versante del prodotto, il 31% del campione ottiene gratificazione dal vino bianco strutturato e profumato, il 18% dal rosso strutturato speziato. A seguire, il rosso leggermente fruttato, bianco leggero e sapido, bollicine bianche. Gli intervistati auspicano che i produttori organizzino eventi per far conoscere il vino (14%), chiedono una migliore accoglienza in cantina (13%) ed esprimono interesse per i vini biologici (11 per cento). Promosso dal 94% del campione anche il logo con il Toro Bianco di razza marchigiana, che comunica energia, natura, lavoro dell’uomo e coraggio. “La ricerca evidenzia che il meridione delle Marche è apprezzato come un’area importante della viticoltura marchigiana – ha commentato Armando Falcioni, direttore del Consorzio dei Vini Piceni – e a quanti dicono che il toro è un animale che appare in antitesi, vorrei ricordare il gallo del Chianti classico”.