“Non solo si continua pervicacemente ad ignorare quanto, ormai da diverse settimane, la Regione va ripetendo, e cioè le reali responsabilità della riduzione delle risorse e le rassicurazioni sulla possibilità di recuperarle già entro febbraio. Ma, di volta in volta, si introducono argomentazioni fuorvianti e palesemente errate. La cosa che più meraviglia è che tali argomentazioni provengono da navigati amministratori pubblici che dovrebbero ben conoscere le normative”. Così il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, in merito alle polemiche sui fondi per lo sport.
“La Regione – dice Spacca – ha investito sempre con grande convinzione sullo sport, lo ha sempre considerato un settore determinante per la crescita armonica e la coesione della comunità, a partire dalle giovani generazioni e dalle persone con disabilità. Testimonianza ne è, come ci viene riconosciuto, il fatto che siamo stati la prima regione a dotarci di una legge dello sport per i diversamente abili. L’azzeramento delle risorse per questo settore, come più e più volte evidenziato, non rappresenta l’eccezione del bilancio regionale, ma si affianca purtroppo all’azzeramento delle risorse per tutti gli altri capitoli. La Legge nazionale di stabilità, con cui si è deciso di tagliare 4 miliardi di euro alle Regioni, 230 milioni solo per le Marche, ha determinato tale colpo di grazia per il bilancio regionale. Torno però a ribadire che in sede di variazione di bilancio, a fine febbraio, gran parte dei fondi torneranno disponibili. A tal proposito sbalordisce davvero la disinformazione che si sta facendo. Leggere che il Presidente della Regione, se è così sicuro che i soldi saranno disponibili, avrebbe potuto liberarli subito togliendoli temporaneamente alla sanità e scoprire che a fare tale affermazione è un amministratore pubblico di lungo corso, ex sindaco del capoluogo regionale, lascia a bocca aperta. Le normative sull’utilizzo dell’avanzo di gestione del Servizio sanitario regionale dispongono infatti, cito testualmente, che ‘…eventuali risparmi della gestione del Servizio sanitario nazionale effettuato dalle Regioni rimangono a disposizione nelle disponibilità delle regioni stesse per finalità sanitarie’. Sarebbe quindi fuori dalla legge destinare l’avanzo di gestione del SSR ad altre attività, sport incluso”.
Altra inesattezza, il fatto che l’attività nella scuola primaria sia già saltata. “Questa attività – dice Spacca – è operativa grazie ad un progetto del Miur e Coni, al quale la Regione, ogni anno, ha compartecipato al solo fine di rafforzarlo. Nonostante, per i motivi già detti, la Regione non abbia potuto confermare, almeno a oggi, tale compartecipazione, il progetto per il corrente anno scolastico è già partito. Rasenta poi il ridicolo l’indignazione di qualche solito mal informato sulle spese per la comunicazione del Presidente finanziate, a differenza di altri capitoli, nel bilancio 2015. Falsità frutto di superficialità che, purtroppo, anche in questo caso proviene da amministratori pubblici come l’assessore provinciale di Macerata Torresi e viene poi rafforzata da demagoghi anch’essi molto male informati. Gli 800 mila euro di cui si parla, riguardano infatti le spese per le pubblicazioni sul BUR, spese per istituzione, organizzazione e funzionamento del CORECOM, inclusa l’indennità per il suo presidente, rimborso Ombudsman ed altre spese obbligatorie. Altro che spese di promozione! Nel bilancio 2015 la voce relativa alle risorse per il piano di comunicazione, è infatti pari a zero. Come tutto il resto”. Infine le iniziative sui campi di gara. “Una protesta legittima perché difende i diritti di tutti gli sportivi marchigiani che la Regione ha a cuore – conclude il presidente – Purché, però, siano identificate le reali responsabilità e, soprattutto, siano evitate facili strumentalizzazioni a fini che nulla hanno a che vedere con tali diritti”.
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