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19/12/2014

QUADRILATERO, IL PRESIDENTE SPACCA SULLE DICHIARAZIONI DEL CONSIGLIERE MASSI

“Il ricorso alla Corte costituzionale sulla Legge obiettivo avvenne perché l’applicazione di quella norma non consentiva ai territori di poter far valere la loro programmazione urbanistica e quindi anche l’iniziale progetto di Quadrilatero, come altre opere pubbliche, si sarebbe sviluppato in contrasto con tale programmazione. Il ricorso consentì di trovare un compromesso, grazie anche alla saggezza dell’allora presidente di Quadrilatero Gennaro Pieralisi che portò il progetto al confronto con gli enti locali che in larga misura condivisero il nuovo percorso. Non si perse quindi neanche un mese di tempo, ma anzi si trovò una convergenza di posizioni che consentì di velocizzare l’iter amministrativo di questo sistema complesso di infrastrutture. Al contrario si svilupparono polemiche ideologiche anche all’interno della maggioranza di centrosinistra che comunque risultarono minoranza e non incidenti. Il tempo che venne perduto, come a tutti noto, è dovuto semplicemente al fatto che le due società incaricate dei lavori sulla Direttissima Ancona-Perugia (maxilotto 2), i fiorentini di Btp e i napoletani di Impresa, non sono stati in grado di realizzare l’opera nonostante fossero disponibili tutte le risorse finanziarie, a differenza di quanto accaduto sulla Civitanova-Foligno (maxilotto 1) dove hanno operato gli austriaci di Strabag & Co. che stanno rispettando i tempi di consegna e nei prossimi mesi completeranno l’opera”. Così il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, in merito alle dichiarazioni del consigliere regionale Francesco Massi su Quadrilatero.