La piazza del Comune con i portici e la fontana, Gentile da Fabriano e la mostra da Giotto a Gentile, la Città creativa dell’Unesco e la cattedrale di San Venanzio. Persino i fogli A4 e la grande tradizione cartaria. Uno “spot” di grande impatto per Fabriano, quello andato in onda ieri in prima serata sulla rete ammiraglia della Rai. Uno spot arrivato nelle case di oltre 6 milioni e 200mila italiani. Tanti i telespettatori della prima puntata di “Che Dio ci aiuti”, la fiction di Rai 1 che quest’anno è ambientata a Fabriano e in altre località marchigiane.
Un vero e proprio boom di ascolti per il debutto della terza serie della fiction e per la clip di apertura interamente dedicata alla promozione delle bellezze di Fabriano. Una importante operazione per le Marche: la grande novità di quest’anno è rappresentata dalle clip che, come in una miniserie nella serie, promuovono il territorio marchigiano. Ieri sera è stata la volta di Fabriano, di cui i protagonisti della clip (Francesca Chillemi e Lino Guanciale) hanno decantato le bellezze durante una simpatica mini-fiction. “Gli ascolti della prima serata di ‘Che Dio ci aiuti’ – sottolinea il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca - sono un risultato straordinario. La fiction, ieri, si è aggiudicata la prima serata superando nettamente i programmi concorrenti con picchi del 26,5% di share. Per le Marche, e per Fabriano in particolare, questo significa una visibilità eccezionale, unica, di fortissimo impatto. Quando la Regione ha deciso di supportare questo progetto, destinando un milione di euro di risorse europee vincolate alla promozione, era certa che la scelta si sarebbe rivelata azzeccata. Cosa significhi per una città come Fabriano e per il suo turismo mostrare in prima serata, nel corso della trasmissione più vista, le bellezze e le offerte per i visitatori, è evidente a tutti. Una grande soddisfazione per la produzione e il cast, ma anche per la Regione che ha definito una strategia mirata alla valorizzazione del distretto culturale marchigiano e quindi delle realizzazioni filmiche e televisive quale veicolo di promozione turistica”.
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