Text/HTML

Call us now
+123 456 7890
18/04/2014

Mezzolani: "Garantito il piano assunzioni. Marche Nord una priorità per la Regione

Tiene la barra sul quotidiano, l’assessore regionale Almerino Mezzolani, e parte subito dalle polemiche scatenate dal primo cittadino di Pesaro Luca Ceriscioli: “Il sindaco mette in dubbio i numeri dati dal Presidente Spacca. E’ il caso di fare chiarezza e affrontare due questioni: i finanziamenti per garantire le assunzioni, e l’ospedale nuovo Pesaro Fano. Il dibattito si è surriscaldato, è stato distorto dal clima elettorale ed è impregnato di strumentalità”. Assunzioni – “Gli accordi presi con il sindacato per garantire le assunzioni – continua Mezzolani -, stanno dentro il piano di Marche Nord. Nei prossimi giorni incontreremo nuovamente le organizzazioni sindacali e riconfermeremo il percorso intrapreso e concordato. Marche Nord, per far fronte al piano assunzioni e stare dentro la dotazione organica, ha chiesto 6milioni 400mila euro: 4milioni 372mila euro sono già disponibili e parte di questo budget è stato destinato al piano assunzioni (circa 1milione e 700mila euro). La restante parte verrà erogata all’Azienda non appena il Ministero, il primo giugno, trasferirà le somme che riguardano la premialità del Fondo Sanitario 2013. Tutto questo garantirà il piano assunzioni stipulato con il sindacato. L’azienda ospedaliera al Nord delle Marche – ribadisce l’assessore Mezzolani- , contrariamente a quanto si è detto, è sempre stata una priorità per la Regione. Ciò che ha generato confusione è il rispetto del tetto del personale basato sul –1,4% del 2004 che la Regione deve portare a casa da qui al 2015. Questo non è il dato di Marche Nord ma dell’intero sistema regionale. Questo dato verrà caricato su tutte le aziende sanitarie della Regione, ma alleggerendo il più possibile Marche Nord - nata il primo gennaio 2011 - e che ha una integrazione in atto su tre stabilimenti. Il chiaro intento della Regione è aiutare questo processo. Pertanto l’impegno preso con le organizzazioni sindacali, per quanto attiene la dotazione organica, lo possiamo mantenere. Poiché le Marche, nel 2013, hanno chiuso i conti in attivo, le cifre risparmiate ci consentiranno di mantenere gli impegni assunti in provincia di Pesaro e Urbino e in tutta la Regione”. Nuovo ospedale Pesaro – Fano “La Regione lo vuole fare”. E’ chiaro Almerino Mezzolani: “Non è vero che non abbiamo fatto niente: abbiamo chiesto i soldi al Ministero e anche se per ora non ci sono, questo tempo è stato impiegato per esaminare le proposte alternative, in particolare per quanto attiene i rapporti di partnership pubblico e privato con strumenti già utilizzati in tutta Europa”. E continua: “La Regione mette il patrimonio, disponibile immediatamente, per una cifra che sta fra i 40-45 milioni di euro, per un ospedale di circa 600 posti letto che costerà 150 milioni a base d‘asta. Questa è l’ipotesi dello studio di fattibilità affidato a Marche Nord. Per quanto riguarda il luogo, è stato scelto da 3 amministrazioni (comune di Pesaro, comune di Fano e Provincia). La priorità della Regione era, ed è, realizzare l’ospedale nuovo; il luogo è stato individuato dalle tre amministrazioni, ossia Fosso Sejore lato Pesaro. E li si farà. Si tornerà indietro solo se i Comuni e la Provincia verranno in Regione con un’altra proposta che tutte e tre condividono. Non regge neppure la questione legata al casello di Fenile. Prima di tutto la partita è ancora aperta; in secondo luogo è prevista una viabilità alternativa dentro al progetto. Chi deroga dal sito, vuol dire che non vuole fare l’ospedale”. Qualche precisazione la fa anche Aldo Ricci, direttore generale degli Ospedali Riuniti Marche Nord: “Abbiamo concordato con le organizzazioni sindacali il piano assunzioni, che stiamo rispettando alla lettera con un turn over al 100%”. Poi un po’ di numeri sugli infermieri: 30 proroghe, 27 assunzioni a tempo determinato, 5 tempi indeterminati e 12 unità recuperate dal piano di riorganizzazione. “Siamo una delle poche realtà in Italia – continua Ricci - a garantire sostituzioni al 100% e i numeri chiesti dal sindacato ci sono. Non solo: ci saranno ulteriori assunzioni a carico dell’Area vasta geograficamente intesa, per attività che l’Azienda fa a favore del Territorio”. Si tratta di 6 dirigenti medici più 4 tecnici tra radiologia e anatomia patologica. Oltre al capitolo personale, c’è un impegno sugli investimenti per l’adeguamento tecnologico (circa 3milioni e 200mila euro). “Si tratta di investimenti – continua Ricci - per l’informatizzazione e la messa in rete dei servizi tra i presidi, per la tecnologia del nuovo blocco operatorio di Fano, per la Radioterapia che punta ad essere il centro regionale per il trattamento di alcune neoplasie, più gli interventi tecnologici per la parte endoscopica digestiva e pneumologica”. Ricci precisa: “Cito solo alcune cose fatte: la nuova risonanza magnetica di Pesaro in funzione da circa un anno e costata all’azienda oltre il milione di euro, gli angiografi o la Pet fissa per la Medicina Nucleare. Questo e molto altro è stato fatto negli ultimi tre anni, per un investimento totale di 18 milioni di euro tra muri e tecnologia”. Il nuovo direttore sanitario, Maria Teresa Montella, si concentra sul piano ferie. Prima di tutto precisa i tempi: “Rispetto al passato, gli accorpamenti saranno limitati a due mesi, luglio e agosto, mesi in cui andremo avanti e concluderemo la ristrutturazione del blocco operatorio di Pesaro per mettere in sicurezza operatori e pazienti. Il piano è stato concordato con i direttori di struttura, di Dipartimento e coordinatori infermieristici, al fine di analizzare ogni criticità. Resteranno attive tre sale operatorie che lavoreranno fino alle 17 e non fino alle 14, con la possibilità di aprirle anche il sabato mattina e di attivare ulteriori sale all’ospedale di Fano”.