Verifica delle sementi circolanti sul territorio marchigiano con particolare attenzione alla eventuale circolazione in commercio della varietà di mais transgenico “MON 810” che può circolare negli stati dell’Unione ma che è vietato nella regione Marche; prelevamento dei campioni di sementi nelle cinque province marchigiane al fine di verificare la veridicità delle dichiarazioni rilasciate dalle ditte sementiere.
L’obiettivo finale è quello di effettuare un controllo significativo dei lotti di sementi di mais e soia impiegati nelle Marche.
Questi i controlli che saranno messi in atto, in tutto il territorio regionale, dal Nucleo Operativo per la prevenzione e l’intervento in materia di OGM della Regione, indicati nel Piano, approvato in questi giorni dalla Giunta regionale, riguardante le attività necessarie per la prevenzione e l’intervento di contrasto in materia di Organismi geneticamente modificati per la campagna di semina 2014.
“Il Piano – afferma l’assessore all’Agricoltura Maura Malaspina – rappresenta la continuità dell’impegno che la Regione Marche porta avanti da anni in questo ambito.
Gli OGM vanno contro gli interessi degli agricoltori marchigiani e la salute dei cittadini. In un mondo sempre più globalizzato dove regna la conformità per rimanere competitivi la formula è quella di produrre qualcosa di diverso perché eccellente e gli ogm sono la negazione del nostro modello di agricoltura, la cancellazione della nostra identità alimentare frutto di secoli di storia e tradizioni che fanno delle Marche anche la regione più longeva d’Europa e quindi tra le prime al mondo per longevità della popolazione.”
L’Assessore Malaspina è Presidente della Rete delle Regioni e Autorità locali d’Europa “Libere da OGM” e ha, lo scorso gennaio, presieduto a Bruxelles il direttivo che conta attualmente 60 regioni europee per 163 milioni di abitanti su 9 Stati.
L’obiettivo della rete è quello, di ribadire la libertà di scelta dei governi europei di vietare le coltivazioni geneticamente modificate nei propri territori al fine tutelare la biodiversità, le produzioni di qualità biologiche, tradizionali e tipiche, l’immagine di in territorio - anche in chiave turistica - per un’ agricoltura sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico.
“Non si può non tener conto del fatto – prosegue la Malaspina – che il biologico e l’export agroalimentare marchigiani rappresentano due fattori trainanti della nostra economia. Settori sui quali la Regione sta investendo concretamente con il PSR e con norme di tutela, promozione e valorizzazione.”
Le azioni di controllo sono quindi volte a tutelare gli agricoltori e i consumatori marchigiani, la qualità e la salubrità delle colture agricole e dei prodotti agroalimentari della regione.
I controlli del Nucleo Operativo saranno svolti in collaborazione del Corpo forestale dello Stato e l’ASSAM e le analisi saranno eseguite dall’Istituto Zooprofilattico dell’Umbria e delle Marche con sede a Perugia; un lavoro sinergico tra Enti pubblici coordinato dalla Regione Marche.
Sul sito della Regione Marche www.agri.marche.it/OGM è possibile consultare lo spazio on line, appositamente allestito, dedicato all’attività del Nucleo operativo.
Nella volontà di rassicurare gli agricoltori e fornire tutte le informazioni del caso è possibile rivolgersi al Nucleo Operativo della Regione al telefono 071- 8063651.
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