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02/12/2013

L’ASSESSORE MALASPINA ALL’INCONTRO SULLE AGROMAFIE

COMUNICATO STAMPA N.715 “Il contrasto alle agromafie è determinante per la sopravvivenza del settore agroalimentare di qualità nel nostro Paese e della nostra Regione”. Lo ha affermato l’assessore all’Agricoltura Maura Malaspina questa mattina all’incontro “Lotta alle agromafie ” organizzato ad Ancona dal Comando Regionale del Corpo Forestale. “L’agroalimentare - ha affermato l’assessore Malaspina - rappresenta il 17% del Pil nazionale, con un valore complessivo di oltre 260 miliardi di euro, di cui oltre 50 miliardi provengono dal settore agricolo e i suoi primati non hanno eguali al mondo in termini di: valore aggiunto per ettaro (il triplo rispetto a Regno Unito e il doppio di Spagna e Francia); intensità di lavoro per ettaro (doppia rispetto a Francia e Spagna); livello di sicurezza e sistema dei controlli degli alimenti; numero di denominazioni geografiche e protette (oltre 254 DOP e IGP, 521 vini DOC, DOCG, IGT e 4.698 specialità tradizionali regionali); per produzione biologica controllata. Per tutti questi motivi la lotta alla contraffazione alimentare ed agroalimentare è vitale per la nostra economia e per il rilancio del sistema Paese”. Il volume d'affari complessivo dell'agromafia, come emerge dal Rapporto presentato oggi , sale a circa 14 miliardi di euro nel 2013, con un aumento record del 12% rispetto a due anni fa, in netta controtendenza rispetto alla fase recessiva del Paese. “La criminalità organizzata – ha detto ancora l’assessore - trova terreno fertile proprio nel tessuto economico indebolito dalla crisi. L’agricoltura e l’alimentare sono considerate aree prioritarie di investimento dalla malavita che ne comprende la strategicità in tempo di crisi perché del cibo, nessuno potrà fare a meno. Contro questo fenomeno – ha concluso Malaspina - dobbiamo combattere con tutte le nostre forze (istituzioni, forze dell’ordine, categorie, imprese del settore). Il Made in Italy agroalimentare è la leva strategica ed esclusiva affinché il nostro Paese possa tornare da subito a competere sui mercati nazionali ed internazionali con una produzione di beni e servizi ad alto valore aggiunto, arricchito da fattori come ambiente, cultura e storia che distinguono il marchio Italia e che sono inimitabili”.