“La crisi che questo territorio sta vivendo può essere uno spartiacque rispetto all’interpretazione del nostro futuro, in bilico tra una gestione passiva orientata ancora solo alla resistenza senza prospettive e un’azione di rilancio della competitività. Noi scegliamo la seconda strada. Viviamo un momento difficilissimo e non è pensabile continuare ad affrontarlo solo proteggendo il lavoro con gli ammortizzatori sociali, ma occorre rilanciare lo sviluppo. Il tavolo nazionale sulla Indesit di mercoledì servirà proprio a questo, a guardare il problema da due punti di vista: la protezione del lavoro e l’avvio di strategie di politica industriale a sostegno della crescita”. Lo ha detto il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, intervenendo oggi a Fabriano al convegno “Just in time-Destinazione lavoro” organizzato dalla Uil Marche e dall’Ente di Formazione Enfap con la consegna degli attestati di formazione professionale, alla presenza del segretario generale Luigi Angeletti.
“Per affrontare la crisi che colpisce questo territorio, così come tutto il resto del Paese – ha detto Spacca - occorre investire di più in ricerca e innovazione, per dare opportunità concrete e immediate alla ripresa del mercato. E’ per questo che abbiamo chiesto al ministro Zanonato, e continueremo a farlo, la creazione di una piattaforma di ricerca e innovazione che consenta al settore degli apparecchi domestici e professionali, pur in un mercato già maturo, di trovare nuovo spazio e di intercettare i bisogni di consumatori con nuove e mutate esigenze”. Una piattaforma di ricerca e sviluppo che rigeneri il prodotto sulla base di nuove necessità e che, ha detto Spacca, “potrebbe avere un cuore pulsante proprio nelle Marche e, perché no, anche nello stesso stabilimento Indesit di Melano vista la determinazione dell’azienda ad andare verso la sua chiusura”.
“In questo momento c’è una frequenza di leader sindacali e di associazioni di categoria nazionali sul nostro territorio – ha aggiunto Spacca - Questo dimostra l’interesse per una criticità che non ha soltanto una valenza locale, ma che coinvolge più complessivamente la politica industriale italiana, in questo caso nel settore degli apparecchi domestici e professionali. L’interesse nazionale si giustifica anche per il fatto che stiamo parlando di una grande impresa, la Indesit, che non è di competenza della Regione Marche né del territorio, ma del Governo nazionale. La Regione non ha la possibilità di sostenere o finanziare le grandi imprese, ma solo le micro e piccole. È quindi inevitabile che sulla vertenza Indesit debba esserci l’interessamento non solo del ministro dello Sviluppo economico, ma anche di Confindustria e delle organizzazioni sindacali nazionali. E’ a questi livelli, infatti, che si gioca la partita”.
Spacca è intervenuto anche sul tema della formazione. “I corsi per i quali oggi vengono assegnati gli attestati finali – ha detto - offrono la possibilità di inserimento nel mercato del lavoro ad una pluralità di nuove professionalità, anche di nicchia. Anche nei momenti più difficili di crisi ci sono state sempre delle occasioni di lavoro da cogliere. E’ il caso delle possibilità professionali ed occupazionali offerte da questi corsi professionali. Ma non basta. Dobbiamo riprenderci il nostro futuro – ha concluso Spacca - Guardiamo dentro le crisi per trovare le motivazioni per riprendere la crescita e ad essa collegare massicce dosi di formazione. Non più secondo logiche di frammentazione, ma seguendo il filo di una strategia focalizzata di politica industriale”.
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