“Quanto la Regione sia vicina alle imprese ed al lavoro non è testimoniato dalle parole, ma dai fatti e dai numeri. In questo periodo di crisi, in particolare, la protezione del lavoro è stata la misura più significativa di sostegno all’attività delle imprese. La Regione ha messo a disposizione del territorio fermano, nei tre anni di crisi, oltre 64 milioni di euro di ammortizzatori sociali, oltre 11 milioni di voucher e aiuti alle assunzioni, 74 milioni di finanziamenti garantiti con il Fondo regionale per accesso al credito di Pmi, per 1.798 operazioni di Pmi garantite. Dopo aver letto le parole del presidente Santori, ad essere benevoli, verrebbe da pensare che il presidente di Confindustria Fermo sia poco o per nulla informato su queste misure e sull’attività di internazionalizzazione sviluppata dalla Regione Marche. E il fatto che tale attività sia frutto di una intensa collaborazione tra Regione, Sistema delle Camere di Commercio regionali e le associazioni imprenditoriali, quali Confindustria, in virtù della applicazione della Legge Regionale 30/2008 che disciplina l’intero sistema, aggrava ancora di più la posizione di Confindustria Fermo.
Sappiamo bene che l’obiettività è virtù ormai rara, ma la Regione può rispondere coi fatti alle accuse. Come lo stesso presidente fa notare, infatti, il trend dell’export regionale è in continua crescita. Il trend positivo del 2012 si conferma anche per il primo trimestre 2013 in cui si registra un + 13.2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Si tratta della migliore performance tra le regioni italiane. Questa tendenza si conferma anche nel settore calzaturiero, con dati in continua crescita, soprattutto nella provincia di Fermo. E’ davvero incredibile che il presidente Santori abbia tralasciato di ricordare, nel suo intervento, che il trend positivo dell’export è il frutto, oltre che della qualità della produzione manifatturiera regionale e dell’intraprendenza dei nostri imprenditori, anche di un attento lavoro di assistenza alle imprese, coordinato tra Regione e sistema economico regionale. Non vogliamo pensar male, ma viene il sospetto che tale dimenticanza sia in realtà un’omissione fatta ad arte. Ecco allora qualche dato per ‘rinfrescare’ la memoria al presidente Santori. Le aziende fermane che dal 2010 ad oggi hanno partecipato alle attività regionali di internazionalizzazione sono 302. Il trend di partecipazione delle aziende alle attività di internazionalizzazione è in continua crescita, visto che il primo semestre 2013 ha visto una partecipazione alle iniziative di ben 200 aziende provenienti dalla provincia di Fermo. Le iniziative fieristiche internazionali, concordate preventivamente con il Sistema Camerale regionale, oramai da qualche anno, sono realizzate con la partecipazione finanziaria paritetica della Regione e delle singole Camere di Commercio. Per il 2012 la compartecipazione finanziaria regionale alle sole fiere è stata di circa 414.000 euro e la stessa cifra è stata confermata anche per il 2013, malgrado il difficile contesto economico-finanziario.
Questa collaborazione ha permesso la realizzazione nel 2012 di 43 fiere, di cui ben 12 dedicate esclusivamente al mondo della calzatura e pelletteria, per un totale di 651 aziende partecipanti. La stessa quantità di eventi è prevista per il 2013, poiché già nel primo semestre sono state realizzate 21 fiere internazionali, che hanno visto la partecipazione di 500 aziende. Al contrario le missioni, cosiddette ‘istituzionali’, sono state 2 nel 2012 e 1 nel 2013 e sono comunque state realizzate in accompagnamento ad iniziative economiche concomitanti, poiché, come ben sa il presidente Santori, in alcuni mercati, da lui stesso definiti ‘difficili’ come la Cina, è comunque necessario l’accompagnamento delle istituzioni per la nascita di rapporti economici. Di certo, nella scelta delle fiere a cui compartecipare e delle iniziative da realizzare, la Regione pone molta attenzione nell’evitare quelle attività autoreferenziali, e che non hanno alcuna valenza di attrattività di buyers o investitori esteri, quali ad esempio le attività di contorno al Micam Milano, fortemente volute anche da Confindustria Fermo, ma che non hanno alcuna ricaduta positiva per l’export delle aziende. Al contrario la Regione Marche punta sulla assistenza tecnica alle imprese regionali e sui progetti strategici mirati allo sviluppo di mercati giudicati fondamentali quali quello cinese e quello russo. A tal proposito si ricorda come si stia sviluppando dal 2012, e proprio con la Camera di Commercio della Provincia di Fermo, un progetto strategico di sviluppo del mercato russo, che sta dando risultati molto interessanti.
I dati sinteticamente sopraindicati sono frutto di una attenta analisi dell’attività del sistema di internazionalizzazione regionale, realizzata di concerto tra Regione e Camere di Commercio, mediante lo sportello Sprintmarche. In via sperimentale si è proceduto inoltre, su un campione di 286 aziende partecipanti a 20 fiere, alla rilevazione del livello di soddisfazione complessiva dei servizi resi, riscontrando un livello di soddisfazione pari al’89%, decisamente in contrasto quindi con le affermazioni del presidente Santori. Il quale ben ricorderà, tra le altre, l’esperienza vissuta da lui personalmente nella missione economica Regione-aziende in Cina nel 2011, con la partecipazione di oltre 60 imprese e consorzi della moda. Allora il tenore delle dichiarazioni di Confindustria Fermo era tutt’altro”.
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