Text/HTML

Call us now
+123 456 7890
21/05/2013

VERIFICA DI FINE LEGISLATURA, IL PRESIDENTE SPACCA RELAZIONA ALL'ASSEMBLEA REGIONALE

“Una verifica non rituale, ma che vuole dare risposte concrete ed efficaci ai bisogni della comunità in un momento difficilissimo, che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha definito di ‘crisi angosciosa’”. Così il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, ha aperto questa mattina in Assemblea regionale le sue comunicazioni sulla verifica di fine legislatura. “Generalmente – ha detto Spacca - queste erano occasioni rituali, che si concentravano soprattutto sulle persone e le deleghe. Oggi, invece, la verifica di fine legislatura acquista un profilo del tutto differente. Si tratta di una verifica vera, di carattere istituzionale, su temi che riguardano il programma di governo. Abbiamo innanzi un periodo straordinariamente difficile. Una situazione che pesa soprattutto sulle famiglie, sull’occupazione e sulle imprese. A loro dobbiamo risposte urgenti ed efficaci”. Sulla verifica aperta ad inizio anno hanno poi inciso, ha ricordato Spacca, anche altri elementi che hanno determinato la necessità di un confronto su progetti e valori da condividere sempre di più con l’Assemblea legislativa, con maggiore unitarietà di fronte a una comunità sempre più disorientata. “E’ un richiamo – ha detto – alla responsabilità, che deve tener conto anche del mutato quadro politico nazionale. Alle ultime elezioni politiche sono emerse forze che non sono rappresentate in Assemblea regionale. Dobbiamo tener conto anche di questo, perché abbiamo il dovere di rappresentare tutti i cittadini. Sono tutti passaggi che obbligano a una riflessione profonda che ognuno di noi deve praticare con atteggiamento di grande responsabilità e rigore”. Spacca ha ricordato la necessità di procedere con estrema rapidità con l’azione di riforma, a partire da quella sanitaria, ispirata alla massima appropriatezza e al maggior efficientamento dei servizi. Quanto al lavoro, ciclopica l’azione svolta sin qui dal governo regionale. “In questi quattro anni di crisi – ha detto il presidente – la Regione ha protetto 84mila lavoratori e le loro famiglie stanziando 800 milioni di euro non solo in ammortizzatori sociali in deroga, ma anche in voucher per alleviare le difficoltà delle famiglie. Si è trattato di un’azione di protezione della nostra comunità molto forte. La crisi, però, non è finita, ma anzi si è aggravata. Poter continuare a destinare gran parte del bilancio regionale prevalentemente per questi strumenti, non è più sostenibile. Nel triennio 2012-2015 avremo infatti un taglio di trasferimenti per -1,3 miliardi di euro. Ultima nota negativa, il taglio di -75 milioni di euro su 230 complessivi di fondi Fas, alcuni dei quali già impegnati e con lavori avviati. Lo scenario è quindi difficilissimo. E’ urgente, dunque, una riflessione profonda che dia un impulso nuovo e di maggiore incisività alle urgenze più forti già individuate nel programma di inizio legislatura. Riprendere la strada dello sviluppo, con una strategia non più finalizzata esclusivamente alla protezione, ma orientata anche alla crescita. Centrale diviene in questo scenario il tema della micro e piccola impresa, che crea reddito e occupazione. Dobbiamo rafforzare le misure di sostegno alla micro imprenditorialità, con il potenziamento delle garanzie, stimoli fiscali e sostegno al credito”. Una riflessione che riguarda i temi, dunque, ma dalla quale deriverà immediatamente la valutazione sulla squadra di governo. “Su questo – ha sottolineato Spacca – ci sono indicazioni da cui non possiamo prescindere. Non è possibile tornare a 10 assessori, non possiamo non prendere atto che è stata approvata una legge regionale che porta a 6 i componenti della Giunta”. Spacca ha quindi annunciato che si procederà con una soluzione intermedia e che non si potrà eludere dalla rappresentanza di tutti i territori regionali e dal massimo esercizio di competenze. Una prerogativa, questa, del presidente, che ha auspicato un confronto che porti soprattutto all'avvio immediato del programma di governo per la fine della legislatura. “Saremo a quel punto – ha detto – alla fine di un ciclo che porterà anche a una ridefinizione delle funzioni delle Regioni e dei loro stessi confini. Anche questi aspetti sono entrati prepotentemente nella verifica di governo”. Spacca ha parlato di un percorso complicato che richiede sempre maggiore senso di responsabilità sui grandi progetti da parte della Giunta e dell’Assemblea. Se è legittimo che i singoli consiglieri si confrontino sulle esigenze delle singole comunità territoriali, è però fondamentale che ci si concentri sulla strategia complessiva regionale. “In questo momento – ha aggiunto Spacca – in cui le risorse a disposizione precipitano, è necessario che cambi il rapporto tra Assemblea e Giunta, per dare risposte efficaci e soprattutto accettate. Accettare significa parlare e dialogare con i cittadini, non eccitare i loro animi. Dobbiamo dimostrare con i fatti che la nostra azione amministrativa è solo ed esclusivamente per il bene della comunità. Di fronte ai tagli nazionali e alle difficoltà che incontreremo nel 2014, al passaggio tra l’attuale e la prossima programmazione europea, a reperire risorse comunitarie, sarà necessario avere sempre più legislatori e sempre meno amministratori”. Questa riflessione che è stata condivisa da tutte le forze attuale maggioranza ha prodotto un documento programmatico che Spacca ha sottoposto all’Assemblea. Ecco il documento integrale. IL PRESIDENTE DELLA REGIONE MARCHE E I RESPONSABILI REGIONALI DELLE SEGUENTI FORZE POLITICHE CHE COMPONGONO LA MAGGIORANZA REGIONALE: CD, DC, IDV, PD, PSI, RE, UDC, VERDI; ESPRIMONO la piena valutazione positiva sull’azione di governo regionale per svolta nella prima parte della legislatura; CONDIVIDONO obiettivi, contenuti e metodo per affrontare la fine legislatura regionale, approfonditi nel corso della verifica politico-programmatica svolta nelle scorse settimane attraverso un confronto sempre ispirato a proficua e leale collaborazione; ESPRIMONO l’intesa sull’impegno comune, anche nella fase finale della legislatura, per il sostegno dell’azione di governo e per il rilancio del lavoro, della crescita e della coesione sociale, con il rafforzamento del dialogo con i territori e le comunità locali; RIAFFERMANO la centralità e le ragioni profonde di un progetto per le Marche di nuovo riformismo, basato su un rinnovato patto tra moderati e progressisti, aperto ai mondi vitali della comunità regionale, per affrontare il durissimo contesto economico e sociale, nazionale e internazionale; VALUTANO che l’obiettivo è di continuare ad offrire, come fatto finora, risposte di governo efficaci a lavoratori e piccole imprese, cittadini e famiglie, anche in uno scenario drammatico di “tempesta perfetta” caratterizzato da: -tagli nazionali strutturali e duratori della spending review (-1,3 miliardi di Euro per la Regione Marche nel triennio 2012-2015), che potranno attenuarsi solo con un radicale riorientamento delle politiche di rigore dell’UE; -una recessione internazionale che prosegue ormai da 5 anni, che non ha precedenti dalla 2° guerra mondiale per profondità e drammatiche conseguenze sociali e che per l’Italia rischia di protrarsi in modo ancora più incisivo rispetto al resto dei Paesi dell’area Euro; CONSIDERANO la velocità delle trasformazioni indotte dai processi di globalizzazione e dematerializzazione sempre più spinti e pervasivi, soprattutto per la diffusione delle tecnologie digitali; RITENGONO prioritario affrontare tale scenario caratterizzato sia da un piano inclinato di contrazione strutturale delle risorse disponibili, sia da processi di cambiamento sempre più veloci, con scelte e comportamenti autenticamente innovativi e riformisti, per tutelare e garantire gli stessi diritti a ogni cittadino delle Marche, annullando privilegi e rendite di posizione, di settore o di categoria; CONDIVIDONO le seguenti priorità principali del programma di governo di fine legislatura, approfondite nei confronti svolti con la verifica politico-programmatica: LAVORO, CRESCITA, PMI -in un quadro di sostenibilità del bilancio regionale, è necessario accompagnare le politiche di risanamento nazionali con progetti orientati alla creazione di lavoro, soprattutto a favore dei giovani, al rilancio della crescita, alla produzione del reddito, alla diffusione di liquidità per contrastare una crisi internazionale senza precedenti sia per le famiglie che per le piccole imprese; -tra i progetti e gli interventi prioritari si confermano le misure regionali per il lavoro e la sicurezza sociale (hanno permesso alle Marche di primeggiare in Italia per capacità di resistenza alla crisi); incentivi e stimoli fiscali per la creazione di nuova occupazione; il potenziamento delle garanzie per le piccole imprese; la velocizzazione dei pagamenti dei debiti della P.A.; l’allentamento dei vincoli del patto di stabilità per gli Enti locali; la lotta all’evasione fiscale; l’utilizzo della nuova programmazione UE 2014-2020 quale leva per rafforzare la strategia regionale di sostegno all’occupazione di qualità, all’economia della conoscenza, alla ricerca e all’innovazione, alla longevità attiva, al rafforzamento delle reti immateriali, al potenziamento del progetto di Macroregione Adriatico Ionica; -prioritario è anche il rafforzamento della mobilità quale fattore di sostegno alla crescita, con il completamento del progetto infrastrutturale regionale, a partire dalla E78 Fano-Grosseto attraverso gli strumenti della Società di progetto e del contratto di disponibilità, con l’ammodernamento del sistema logistico delle Marche (Porto, Aeroporto, Interporto), con la riorganizzazione integrata del sistema del trasporto pubblico locale; SANITA’ E COESIONE SOCIALE -è necessario accelerare l’approvazione della riforma socio-sanitaria regionale per far crescere il sistema su tre livelli: alta specializzazione; network ospedaliero di integrazione clinica per le acuzie; rete territoriale socio-sanitaria per post-acuzie e fragilità; -gli obiettivi della riforma socio-sanitaria sono di rafforzare ulteriormente qualità, specializzazione e appropriatezza dei servizi, a garanzia della loro sicurezza, per offrire a ogni cittadino delle Marche cure coerenti con la natura dei bisogni, in un quadro di sostenibilità economica che sappia far fronte al drammatici tagli nazionali (-188 milioni di Euro nel 2013; 279 milioni nel 2014, 282 milioni nel 2015), evitando i rischi della perdita di autonomia (commissariamento) e degli inasprimenti fiscali per cittadini (Irpef) e imprese (Irap); -strumenti della riforma da approvare e implementare rapidamente sono il potenziamento della rete di emergenza e soccorso; l’organizzazione della rete territoriale con l’istituzione delle Case della salute; la riorganizzazione dei posti letto e delle reti cliniche; l’efficientamento dei fattori di produzione interni (centrale unica acquisti, beni e servizi, ecc.) per tagliare costi burocratici e rendite di posizione, liberando risorse per incrementare i servizi socio-sanitari diretti ai cittadini; -è necessario consolidare i progetti per far fronte alle nuove emergenze di povertà, ad esempio sostenendo le politiche sociali degli enti locali e le politiche abitative innovative e solidali (housing sociale, fondo di garanzia per locazioni e prima casa, casa intelligente, ecc..), capaci di offrire sia protezione sociale, sia nuovi stimoli al rilancio dell’economia, in particolare del settore edilizio; AMBIENTE -si conferma la priorità del territorio quale asset e patrimonio fondamentale della comunità regionale, da consolidare sia con la valorizzazione integrata delle eccellenze turistiche-culturali-paesaggistiche, sia con la tutela dell’integrità e della sicurezza ambientale, anche attraverso la nuova legge urbanistica regionale; -per la valorizzazione, anche su scala internazionale, è fondamentale la strategia di offerta dei turismi delle Marche, integrando unitariamente in rete i prodotti e le eccellenze territoriali, rafforzando così il secondo motore di sviluppo regionale; -sul piano delle politiche energetiche l’impegno è di un rafforzamento del dialogo e del confronto con i territori e le comunità locali, avendo a riferimento dell’azione di governo regionale, come è sempre stato, la piena e assoluta tutela della legalità, della trasparenza, della sicurezza dei cittadini; -prioritario è l’aggiornamento del PEAR, verificandone lo stato di avanzamento alla luce degli obiettivi europei e nazionali; -prioritario è anche il rafforzamento dei programmi di difesa e di governo del territorio; ORGANIZZAZIONE -è necessario proseguire con la riduzione strutturale dei costi della politica e burocratici, liberando risorse dalle strutture a favore degli impieghi per la comunità, per consolidare un forte legame di fiducia e coesione con la comunità, attraverso l’esempio di una governance regionale rigorosa, sobria e responsabile: -prioritari sono la riduzione dei costi degli assetti politici, dirigenziali e amministrativi; l’operatività della SUAM; la limitazione del turn over; la riduzione dei costi di funzionamento e del personale; la soppressione e l’accorpamento di strutture; altri interventi per la riduzione di costi burocratici attraverso una selettiva spending review regionale; -è fondamentale proseguire anche sulla via della semplificazione e della digitalizzazione della pubblica amministrazione, per ridurre l’intermediazione burocratica nel rispetto delle leggi, riducendo normative, numero e durata dei procedimenti, accelerando i tempi di risposta e di erogazione di risorse/servizi a cittadini, famiglie e imprese.