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10/12/2012

RIUNITO A FANO IL COMITATO ESECUTIVO DEI MARCHIGIANI ALL’ESTERO - Appuntamento che ha aperto le celebrazioni della Giornata delle Marche

Potenziamento organizzativo del sistema dell’associazionismo, diffusione della lingua e della cultura italiana, attività e scambi culturali giovanili, Museo dell’Emigrazione marchigiana nel mondo. Sono gli aspetti principali che caratterizzano il Piano annuale emigrazione 2013, discusso dal Comitato esecutivo del Consiglio dei Marchigiani all’estero che si è riunito a Fano: primo appuntamento della Giornata delle Marche 2012. Come è ormai consuetudine, in occasione della festa del 10 dicembre, si sono ritrovati i rappresentanti designati, appartenenti alle numerose associazioni presenti in tutti i continenti: Franco Nicoletti, vicepresidente, dal Lussemburgo; Javier Pablo Lucca e Gabriela Manetta, dall’Argentina; Lorena Noè, dal Belgio; Anna Claudia Casini, dall’Uruguay. Ad accoglierli, oltre al presidente del Comitato, Emilio Berionni, l’assessore regionale all’Emigrazione, Luca Marconi, il quale ha insistito sull’importanza dell’associazionismo: “Una realtà – ha detto - che è basata sul volontariato prezioso e insostituibile di migliaia di marchigiani. Queste associazioni rappresentano il trait d’union tra le comunità marchigiane sparse nei vari Paesi e la Regione e grazie alla loro capacità di aggregazione rappresentano strumenti eccezionali per la promozione dell’immagine delle Marche nel mondo”. Tra gli obiettivi, vi è proprio la ricerca di nuove formule di aggregazione tese all’ampliamento delle comunità, indirizzando l’attenzione soprattutto ai giovani: “Il loro coinvolgimento sempre più ampio nelle attività – ha continuato Marconi - costituisce il futuro e l’anima dell’associazionismo che vive e viene alimentato dal basso, con nuovi contributi di idee, con capacità organizzative incisive per lo sviluppo dell’intero settore”. Grazie a loro si cercherà di dare impulso allo sviluppo di strumenti di comunicazione virtuale (sito internet, posta elettronica, newsletter, skype) più aggiornati e al potenziamento di quelli al momento disponibili, accogliendo specifiche proposte avanzate da varie associazioni per facilitare i collegamenti con la struttura regionale, per il contenimento dei costi e per l’efficacia e l’immediatezza della comunicazione. Saranno, inoltre, pianificate attività formative tese alla salvaguardia delle radici sociali ed economiche con la terra di origine in un’ottica di sviluppo socio-economico, mediante l’organizzazione di corsi di lingua italiana, rapporti di collaborazione e di interscambio tra università italiane e straniere, stages e forme di collaborazione commerciale e industriale. Viene poi riproposto il progetto “Educational Tour” che consente a chi non è mai stato nelle Marche, di conoscere i luoghi più suggestivi della regione e di vivere indimenticabili esperienze. Nel 2013 la partecipazione all’Educational Tour richiederà una compartecipazione alla spesa e avrà lo scopo di avvicinare sempre più i giovani marchigiani ai giovani discendenti di marchigiani all’estero. “Creare sinergie operative con le associazioni – sostiene Marconi - contribuirà a promuovere le eccellenze marchigiane con ricadute positive in termini economici e sociali, a rinsaldare i rapporti con la terra di origine nonché a valorizzare e a promuovere la conoscenza del fenomeno migratorio marchigiano nel mondo”. Infine, la valorizzazione e promozione del Museo Regionale dell’Emigrazione Marchigiana con sede a Recanati, la cui nascita è stata sancita da un’apposita convenzione tra Regione e Comune lo scorso mese di giugno. La struttura regionale “Marchigiani nel mondo” ha cominciato a inoltrare al Comune di Recanati tutta la documentazione cartacea e documentale in proprio possesso insieme con quella finora pervenuta dalle Associazioni dei marchigiani all’estero, raccolta e prodotta attraverso la realizzazione di iniziative culturali e specifici incontri. Resta l’obiettivo di implementare la raccolta documentale in vista della costituzione di un centro di documentazione, riferito al fenomeno migratorio marchigiano, collegato al museo.