Text/HTML

Call us now
+123 456 7890
18/10/2012

FIRMATO IL NUOVO ACCORDO DI PROGRAMMA PER L’ENTROTERRA APPENNINICO

Il Ministro Corrado Passera e i Presidenti delle Regioni Marche e Umbria, Gian Mario Spacca e Catiuscia Marini, hanno firmato oggi a Roma, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, il nuovo Accordo di Programma per lo sviluppo dell’economia regionale. Il nuovo Accordo dura fino al 2015 e stanzia 35 milioni di euro nazionali a sostegno degli interventi di rilancio e reindustrializzazione delle aree colpite dalla crisi dell’ex Antonio Merloni che interessa alcune migliaia di lavoratori e un indotto di 12.000 piccole imprese. Potranno beneficiare degli interventi previsti 56 Comuni nelle Marche, prevalentemente del fabrianese, dello jesino, dell’entroterra pesarese e maceratese. Le due Regioni cofinanziano il programma con 46 milioni di euro, con interventi che in parte sono stati già realizzati negli ultimi due anni a sostegno dei lavoratori attraverso gli ammortizzatori sociali. La firma di oggi segna una svolta. “Ora un imprenditore - dichiara il Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca - potrà ricevere sull’investimento che crea occupazione un contributo a fondo perduto del 20%, un mutuo agevolato del 50%, una partecipazione al capitale del 5%. I lavoratori in Cigs possono essere riassunti con un bonus di 5.000 euro per l’impresa o creare cooperative e altre nuove iniziative contando sul sostegno finanziario e di tutoraggio dell’Accordo. Le piccole imprese dell’indotto possono utilizzare il fondo di garanzia regionale per l’accesso al credito, realizzare progetti in rete, accedere alle stesse agevolazioni della legge 181/89 attraverso il Fas regionale. E tanti altri interventi che Regione e Ministero dello Sviluppo si sono impegnati a promuovere attraverso un’azione di animazione economica del territorio. In questo momento difficilissimo per il Paese credo che veramente più di così non si potesse fare. Tale risultato non era per niente scontato nell’attuale e drammatico quadro della finanza pubblica. In questa fase di grande difficoltà finanziaria, è un atto di grande responsabilità e solidarietà che le istituzioni riservano alla comunità e al territorio. Mi auguro che queste risorse siano impiegate efficacemente per il rilancio dell’economia della nostra regione. Siamo soddisfatti ma anche realisti: la firma di oggi è un punto di partenza e non di arrivo perché il lavoro e l’impresa non si creano per decreto: sono necessari progetti e investimenti imprenditoriali per utilizzare le risorse rilevantissime che l’Accordo di Programma mette a disposizione con strumenti molto generosi, avendo confermato le priorità del lavoro, del reimpiego occupazionale dei lavoratori dell’ex Antonio Merloni, del rilancio dell’indotto di PMI”. IL NUOVO ACCORDO DI PROGRAMMA: SCHEDA TECNICA -OBIETTIVI: priorità al lavoro, con il riassorbimento del maggior numero possibile di personale ex-Ardo attualmente in Cigs; sostegno al rilancio delle PMI dell’indotto; riassorbimento occupazionale con la piena utilizzazione degli stabilimenti ex-Ardo. -ASSI E STRUMENTI DI INTERVENTO: l’Accordo di Programma interviene attraverso misure nazionali (sviluppo e diversificazione dei sistemi produttivi regionali) e misure regionali (pacchetto indotto e sviluppo territoriale). Le misure nazionali operano attraverso la legge n.181/89 potenziata (legge 181 “turbo”) per attrarre con maggiori benefici gli investimenti e creare occupazione. Si passa a una intensità di aiuto ai progetti del 75%, rispetto al 50% ordinario. Tale incremento richiede l’assunzione di una quota minima di lavoratori ex-Ardo. La legge 181/89 prevede un mix di interventi complementari: contributi a fondo perduto; mutui; partecipazione al capitale. Previsto anche il bonus occupazionale, attraverso il FEG, per il reimpiego di dipendenti ex-Ardo. Il pacchetto indotto e sviluppo territoriale delle Regioni opera attraverso strumenti che per la Regione Marche sono attivi da due anni, con circa 27 milioni di euro di interventi già realizzati: fondi di garanzia e ammortizzatori sociali in deroga per le piccole imprese; aiuti alle assunzioni e progetti di formazione; sostegno alle imprese cooperative di lavoratori provenienti da aziende in crisi; supporto ai progetti di innovazione e trasferimento tecnologico; fondi FAS e FEG; ecc.. -RISORSE: l’Accordo di programma stanzia 35 milioni di euro di fonte nazionale; tali risorse sono ripartite programmaticamente tra le Regioni Marche e Umbria al 50%; dopo 6 mesi le risorse saranno utilizzate in maniera indistinta a seconda dei progetti approvati. Le risorse aggiuntive delle due Regioni ammontano a 46 milioni, di cui oltre la metà già utilizzati. -DURATA: gli interventi del nuovo Accordo di Programma opereranno fino al 2015; il precedente Accordo era stato siglato a marzo 2010. -TERRITORI: potranno beneficiare degli interventi previsti 56 Comuni nelle Marche, prevalentemente del fabrianese, dello jesino, dell’entroterra pesarese e maceratese, e 24 nell’Umbria. -INVITALIA: i progetti di investimento saranno valutati da Invitalia in quanto gestore della L.181/89, con il coinvolgimento di una specifica task-force istituzionale con le Regioni. -MONITORAGGIO: previsto un monitoraggio ogni 6 mesi dei risultati conseguiti in termini occupazionali e produttivi. Invitalia e le Regioni realizzeranno incontri di animazione economica del territorio per informare sui benefici dell’Accordo di Programma. STATO DI ATTUAZIONE DELL’ACCORDO DI PROGRAMMA: 27 MILIONI DI EURO DI INTERVENTI GIA’ REALIZZATI DALLA REGIONE MARCHE. La Regione Marche, in questi due anni dalla firma del primo Accordo di Programma, ha impegnato a difesa del lavoro e della coesione del territorio 27 milioni di euro. GARANZIE PER L’ACCESSO AL CREDITO PMI 2,1 milioni di euro del fondo regionale per favorire la liquidità delle piccole imprese, che hanno consentito 1.151 operazioni di PMI del distretto e dell’indotto Merloni attivando 54 milioni di finanziamenti garantiti; AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA: 4,5 milioni di euro utilizzati per la protezione dei lavoratori delle piccole imprese sotto i 15 dipendenti; AIUTI AI LAVORATORI E FORMAZIONE: 9,3 milioni di euro gli interventi regionali specifici per lavoratori del distretto per aiuti alle assunzioni, creazione di nuove imprese, progetti e voucher formativi; INNOVAZIONE PMI: 8,5 milioni di euro hanno agevolato progetti di investimento per trasferimento tecnologico, ricerca ed innovazione delle PMI; COOPERAZIONE: 2,5 milioni di euro destinati al sostegno di iniziative cooperative promosse anche da lavoratori provenienti da aziende in crisi (interventi per capitale di rischio, abbassamento interessi su prestiti, investimenti innovativi, nuove iniziative cooperative). FIRMATO IL NUOVO ACCORDO DI PROGRAMMA PER L’ENTROTERRA APPENNINICO Spacca: “Opportunità strategica per il rilancio del territorio: ora servono i progetti imprenditoriali” Il Ministro Corrado Passera e i Presidenti delle Regioni Marche e Umbria, Gian Mario Spacca e Catiuscia Marini, hanno firmato oggi a Roma, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, il nuovo Accordo di Programma per lo sviluppo dell’economia regionale. Il nuovo Accordo dura fino al 2015 e stanzia 35 milioni di euro nazionali a sostegno degli interventi di rilancio e reindustrializzazione delle aree colpite dalla crisi dell’ex Antonio Merloni che interessa alcune migliaia di lavoratori e un indotto di 12.000 piccole imprese. Potranno beneficiare degli interventi previsti 56 Comuni nelle Marche, prevalentemente del fabrianese, dello jesino, dell’entroterra pesarese e maceratese. Le due Regioni cofinanziano il programma con 46 milioni di euro, con interventi che in parte sono stati già realizzati negli ultimi due anni a sostegno dei lavoratori attraverso gli ammortizzatori sociali. La firma di oggi segna una svolta. “Ora un imprenditore - dichiara il Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca - potrà ricevere sull’investimento che crea occupazione un contributo a fondo perduto del 20%, un mutuo agevolato del 50%, una partecipazione al capitale del 5%. I lavoratori in Cigs possono essere riassunti con un bonus di 5.000 euro per l’impresa o creare cooperative e altre nuove iniziative contando sul sostegno finanziario e di tutoraggio dell’Accordo. Le piccole imprese dell’indotto possono utilizzare il fondo di garanzia regionale per l’accesso al credito, realizzare progetti in rete, accedere alle stesse agevolazioni della legge 181/89 attraverso il Fas regionale. E tanti altri interventi che Regione e Ministero dello Sviluppo si sono impegnati a promuovere attraverso un’azione di animazione economica del territorio. In questo momento difficilissimo per il Paese credo che veramente più di così non si potesse fare. Tale risultato non era per niente scontato nell’attuale e drammatico quadro della finanza pubblica. In questa fase di grande difficoltà finanziaria, è un atto di grande responsabilità e solidarietà che le istituzioni riservano alla comunità e al territorio. Mi auguro che queste risorse siano impiegate efficacemente per il rilancio dell’economia della nostra regione. Siamo soddisfatti ma anche realisti: la firma di oggi è un punto di partenza e non di arrivo perché il lavoro e l’impresa non si creano per decreto: sono necessari progetti e investimenti imprenditoriali per utilizzare le risorse rilevantissime che l’Accordo di Programma mette a disposizione con strumenti molto generosi, avendo confermato le priorità del lavoro, del reimpiego occupazionale dei lavoratori dell’ex Antonio Merloni, del rilancio dell’indotto di PMI”. IL NUOVO ACCORDO DI PROGRAMMA: SCHEDA TECNICA -OBIETTIVI: priorità al lavoro, con il riassorbimento del maggior numero possibile di personale ex-Ardo attualmente in Cigs; sostegno al rilancio delle PMI dell’indotto; riassorbimento occupazionale con la piena utilizzazione degli stabilimenti ex-Ardo. -ASSI E STRUMENTI DI INTERVENTO: l’Accordo di Programma interviene attraverso misure nazionali (sviluppo e diversificazione dei sistemi produttivi regionali) e misure regionali (pacchetto indotto e sviluppo territoriale). Le misure nazionali operano attraverso la legge n.181/89 potenziata (legge 181 “turbo”) per attrarre con maggiori benefici gli investimenti e creare occupazione. Si passa a una intensità di aiuto ai progetti del 75%, rispetto al 50% ordinario. Tale incremento richiede l’assunzione di una quota minima di lavoratori ex-Ardo. La legge 181/89 prevede un mix di interventi complementari: contributi a fondo perduto; mutui; partecipazione al capitale. Previsto anche il bonus occupazionale, attraverso il FEG, per il reimpiego di dipendenti ex-Ardo. Il pacchetto indotto e sviluppo territoriale delle Regioni opera attraverso strumenti che per la Regione Marche sono attivi da due anni, con circa 27 milioni di euro di interventi già realizzati: fondi di garanzia e ammortizzatori sociali in deroga per le piccole imprese; aiuti alle assunzioni e progetti di formazione; sostegno alle imprese cooperative di lavoratori provenienti da aziende in crisi; supporto ai progetti di innovazione e trasferimento tecnologico; fondi FAS e FEG; ecc.. -RISORSE: l’Accordo di programma stanzia 35 milioni di euro di fonte nazionale; tali risorse sono ripartite programmaticamente tra le Regioni Marche e Umbria al 50%; dopo 6 mesi le risorse saranno utilizzate in maniera indistinta a seconda dei progetti approvati. Le risorse aggiuntive delle due Regioni ammontano a 46 milioni, di cui oltre la metà già utilizzati. -DURATA: gli interventi del nuovo Accordo di Programma opereranno fino al 2015; il precedente Accordo era stato siglato a marzo 2010. -TERRITORI: potranno beneficiare degli interventi previsti 56 Comuni nelle Marche, prevalentemente del fabrianese, dello jesino, dell’entroterra pesarese e maceratese, e 24 nell’Umbria. -INVITALIA: i progetti di investimento saranno valutati da Invitalia in quanto gestore della L.181/89, con il coinvolgimento di una specifica task-force istituzionale con le Regioni. -MONITORAGGIO: previsto un monitoraggio ogni 6 mesi dei risultati conseguiti in termini occupazionali e produttivi. Invitalia e le Regioni realizzeranno incontri di animazione economica del territorio per informare sui benefici dell’Accordo di Programma. STATO DI ATTUAZIONE DELL’ACCORDO DI PROGRAMMA: 27 MILIONI DI EURO DI INTERVENTI GIA’ REALIZZATI DALLA REGIONE MARCHE. La Regione Marche, in questi due anni dalla firma del primo Accordo di Programma, ha impegnato a difesa del lavoro e della coesione del territorio 27 milioni di euro. GARANZIE PER L’ACCESSO AL CREDITO PMI 2,1 milioni di euro del fondo regionale per favorire la liquidità delle piccole imprese, che hanno consentito 1.151 operazioni di PMI del distretto e dell’indotto Merloni attivando 54 milioni di finanziamenti garantiti; AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA: 4,5 milioni di euro utilizzati per la protezione dei lavoratori delle piccole imprese sotto i 15 dipendenti; AIUTI AI LAVORATORI E FORMAZIONE: 9,3 milioni di euro gli interventi regionali specifici per lavoratori del distretto per aiuti alle assunzioni, creazione di nuove imprese, progetti e voucher formativi; INNOVAZIONE PMI: 8,5 milioni di euro hanno agevolato progetti di investimento per trasferimento tecnologico, ricerca ed innovazione delle PMI; COOPERAZIONE: 2,5 milioni di euro destinati al sostegno di iniziative cooperative promosse anche da lavoratori provenienti da aziende in crisi (interventi per capitale di rischio, abbassamento interessi su prestiti, investimenti innovativi, nuove iniziative cooperative). COMUNICATO STAMPA N. 688 FIRMATO IL NUOVO ACCORDO DI PROGRAMMA PER L’ENTROTERRA APPENNINICO Spacca: “Opportunità strategica per il rilancio del territorio: ora servono i progetti imprenditoriali” Il Ministro Corrado Passera e i Presidenti delle Regioni Marche e Umbria, Gian Mario Spacca e Catiuscia Marini, hanno firmato oggi a Roma, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, il nuovo Accordo di Programma per lo sviluppo dell’economia regionale. Il nuovo Accordo dura fino al 2015 e stanzia 35 milioni di euro nazionali a sostegno degli interventi di rilancio e reindustrializzazione delle aree colpite dalla crisi dell’ex Antonio Merloni che interessa alcune migliaia di lavoratori e un indotto di 12.000 piccole imprese. Potranno beneficiare degli interventi previsti 56 Comuni nelle Marche, prevalentemente del fabrianese, dello jesino, dell’entroterra pesarese e maceratese. Le due Regioni cofinanziano il programma con 46 milioni di euro, con interventi che in parte sono stati già realizzati negli ultimi due anni a sostegno dei lavoratori attraverso gli ammortizzatori sociali. La firma di oggi segna una svolta. “Ora un imprenditore - dichiara il Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca - potrà ricevere sull’investimento che crea occupazione un contributo a fondo perduto del 20%, un mutuo agevolato del 50%, una partecipazione al capitale del 5%. I lavoratori in Cigs possono essere riassunti con un bonus di 5.000 euro per l’impresa o creare cooperative e altre nuove iniziative contando sul sostegno finanziario e di tutoraggio dell’Accordo. Le piccole imprese dell’indotto possono utilizzare il fondo di garanzia regionale per l’accesso al credito, realizzare progetti in rete, accedere alle stesse agevolazioni della legge 181/89 attraverso il Fas regionale. E tanti altri interventi che Regione e Ministero dello Sviluppo si sono impegnati a promuovere attraverso un’azione di animazione economica del territorio. In questo momento difficilissimo per il Paese credo che veramente più di così non si potesse fare. Tale risultato non era per niente scontato nell’attuale e drammatico quadro della finanza pubblica. In questa fase di grande difficoltà finanziaria, è un atto di grande responsabilità e solidarietà che le istituzioni riservano alla comunità e al territorio. Mi auguro che queste risorse siano impiegate efficacemente per il rilancio dell’economia della nostra regione. Siamo soddisfatti ma anche realisti: la firma di oggi è un punto di partenza e non di arrivo perché il lavoro e l’impresa non si creano per decreto: sono necessari progetti e investimenti imprenditoriali per utilizzare le risorse rilevantissime che l’Accordo di Programma mette a disposizione con strumenti molto generosi, avendo confermato le priorità del lavoro, del reimpiego occupazionale dei lavoratori dell’ex Antonio Merloni, del rilancio dell’indotto di PMI”. IL NUOVO ACCORDO DI PROGRAMMA: SCHEDA TECNICA -OBIETTIVI: priorità al lavoro, con il riassorbimento del maggior numero possibile di personale ex-Ardo attualmente in Cigs; sostegno al rilancio delle PMI dell’indotto; riassorbimento occupazionale con la piena utilizzazione degli stabilimenti ex-Ardo. -ASSI E STRUMENTI DI INTERVENTO: l’Accordo di Programma interviene attraverso misure nazionali (sviluppo e diversificazione dei sistemi produttivi regionali) e misure regionali (pacchetto indotto e sviluppo territoriale). Le misure nazionali operano attraverso la legge n.181/89 potenziata (legge 181 “turbo”) per attrarre con maggiori benefici gli investimenti e creare occupazione. Si passa a una intensità di aiuto ai progetti del 75%, rispetto al 50% ordinario. Tale incremento richiede l’assunzione di una quota minima di lavoratori ex-Ardo. La legge 181/89 prevede un mix di interventi complementari: contributi a fondo perduto; mutui; partecipazione al capitale. Previsto anche il bonus occupazionale, attraverso il FEG, per il reimpiego di dipendenti ex-Ardo. Il pacchetto indotto e sviluppo territoriale delle Regioni opera attraverso strumenti che per la Regione Marche sono attivi da due anni, con circa 27 milioni di euro di interventi già realizzati: fondi di garanzia e ammortizzatori sociali in deroga per le piccole imprese; aiuti alle assunzioni e progetti di formazione; sostegno alle imprese cooperative di lavoratori provenienti da aziende in crisi; supporto ai progetti di innovazione e trasferimento tecnologico; fondi FAS e FEG; ecc.. -RISORSE: l’Accordo di programma stanzia 35 milioni di euro di fonte nazionale; tali risorse sono ripartite programmaticamente tra le Regioni Marche e Umbria al 50%; dopo 6 mesi le risorse saranno utilizzate in maniera indistinta a seconda dei progetti approvati. Le risorse aggiuntive delle due Regioni ammontano a 46 milioni, di cui oltre la metà già utilizzati. -DURATA: gli interventi del nuovo Accordo di Programma opereranno fino al 2015; il precedente Accordo era stato siglato a marzo 2010. -TERRITORI: potranno beneficiare degli interventi previsti 56 Comuni nelle Marche, prevalentemente del fabrianese, dello jesino, dell’entroterra pesarese e maceratese, e 24 nell’Umbria. -INVITALIA: i progetti di investimento saranno valutati da Invitalia in quanto gestore della L.181/89, con il coinvolgimento di una specifica task-force istituzionale con le Regioni. -MONITORAGGIO: previsto un monitoraggio ogni 6 mesi dei risultati conseguiti in termini occupazionali e produttivi. Invitalia e le Regioni realizzeranno incontri di animazione economica del territorio per informare sui benefici dell’Accordo di Programma. STATO DI ATTUAZIONE DELL’ACCORDO DI PROGRAMMA: 27 MILIONI DI EURO DI INTERVENTI GIA’ REALIZZATI DALLA REGIONE MARCHE. La Regione Marche, in questi due anni dalla firma del primo Accordo di Programma, ha impegnato a difesa del lavoro e della coesione del territorio 27 milioni di euro. GARANZIE PER L’ACCESSO AL CREDITO PMI 2,1 milioni di euro del fondo regionale per favorire la liquidità delle piccole imprese, che hanno consentito 1.151 operazioni di PMI del distretto e dell’indotto Merloni attivando 54 milioni di finanziamenti garantiti; AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA: 4,5 milioni di euro utilizzati per la protezione dei lavoratori delle piccole imprese sotto i 15 dipendenti; AIUTI AI LAVORATORI E FORMAZIONE: 9,3 milioni di euro gli interventi regionali specifici per lavoratori del distretto per aiuti alle assunzioni, creazione di nuove imprese, progetti e voucher formativi; INNOVAZIONE PMI: 8,5 milioni di euro hanno agevolato progetti di investimento per trasferimento tecnologico, ricerca ed innovazione delle PMI; COOPERAZIONE: 2,5 milioni di euro destinati al sostegno di iniziative cooperative promosse anche da lavoratori provenienti da aziende in crisi (interventi per capitale di rischio, abbassamento interessi su prestiti, investimenti innovativi, nuove iniziative cooperative).