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08/10/2012

COSTI DELLA POLITICA, LA GIUNTA REGIONALE REPLICA AL PDL

“Gli indicatori nazionali dei costi per la politica premiano le Marche, collocandolo tra le amministrazioni regionali più virtuose, insieme all’Emilia Romagna e al Veneto. Dunque le affermazione del gruppo consiliare del Pdl risultano fuori luogo e fuori contesto rispetto alla realtà dei fatti certificati. Le Marche vantano, da questo punto di vista, spese tra le più ridotte per la gestione degli organi istituzionali, per studi e consulenze e per numerosi altri indicatori. Le iniziative di contenimento di questi costi sono, nella quasi totalità dei casi, frutto delle decisioni autonome della Giunta o adottate dall’Assemblea su proposta dell’esecutivo. Il gruppo Pdl sembra ignorare passaggi fondamentali che hanno qualificato la vita della Regione e che hanno sintonizzato l’attività dell’ente alla sensibilità dei cittadini in tempi non sospetti, prima che gli scandali – riconducibili, tra l’altro, a quella stessa parte politica - assumessero la ribalta nazionale. Segno che la Giunta regionale ha operato con rigore, non per ricercare l’applauso, ma nella ferma convinzione che amministrate la cosa pubblica è un dovere e un impegno da perseguire quotidianamente, con il massimo rigore e la massima responsabilità. Il Pdl finge di ignorare, ma forse non vuol ricordare, che la Giunta si è fatta promotrice della soppressione di enti regionali, dell’abolizione di numerosi Consigli di amministrazione, ha praticamente azzerato le consulenze esterne, eliminato le auto blu, tagliato le spese per commissioni e comitati, bloccato il turnover, ridotto i dirigenti e i servizi regionali, tagliato la spesa per le strutture amministrative, soppresso le zone sanitarie e ridotti i distretti. Queste e altre misure ancora hanno consentito di avere i conti in ordine e di destinare le risorse della gestione per sostenere le attività delle persone, delle famiglie e delle imprese in tutta la comunità regionale, con un elevato indice di produttività che evidenzia efficacia ed efficienza nell’impiego stesso delle risorse. Il Pdl dica, a sua volta, di quali iniziative consiliari si è fatto promotore per contenere le spese della politica. Sicuramente i marchigiani non ne sono a conoscenza, non perché distratti, ma perché da quella parte politica – che ora cambia anche il nome per riacquistare credibilità – proposte vere e incisive non sono mai giunte all’esame dell’Assemblea legislativa delle Marche”.