Text/HTML

Call us now
+123 456 7890
08/06/2012

Il presidente Spacca al XII Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio di Brindisi: “Più forza al disegno infrastrutturale dell’area grazie alla Macroregione, a partire dal prolungamento del corridoio baltico-adriatico in questi giorni a

Un nuovo disegno infrastrutturale per un ritrovato protagonismo del Mediterraneo, dell’Adriatico e dello Ionio. Tassello fondamentale di questo disegno è il corridoio baltico-adriatico il cui prolungamento fino ad Ancona si sta decidendo in questi giorni in Europa. Questa una delle ricadute più concrete della strategia macroregionale adriatico-ionica di cui si è parlato oggi a Brindisi al XII Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio, presenti tra gli altri il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca, la presidente del Comitato delle Regioni d’Europa Mercedes Bresso, il presidente di Unioncamere nazionale Ferruccio Dardanello, la presidente del Forum delle Camere di Commercio Jadranka Radovanic. “Cinque anni fa – ha detto Spacca nel suo intervento - il disegno delle reti infrastrutturali transeuropee riguardava quasi esclusivamente il nord-est del continente, con una forte concentrazione di collegamenti tra la Germania e la Russia. Tutti gli investimenti erano indirizzati in quel quadrante. Oggi la rete Ten-T è profondamente cambiata: c’è la riaffermazione del ruolo dell’Europa centrale in un processo di maggiore integrazione e soprattutto del ruolo del Mediterraneo. Nuovi corridoi si rafforzano e tra questi c’è quello baltico-adriatico”. E’ il Corridoio 5, per il cui prolungamento, ha ricordato Spacca, sta risultando decisiva la battaglia delle Regioni adriatiche. “Una battaglia che ha dato i suoi frutti – ha detto – Inizialmente il corridoio doveva collegare Helnsinki a Vienna, poi a Trieste e successivamente a Ravenna. Oggi siamo impegnati ad ottenere il prolungamento fino ad Ancona, ma questo non ci basta. E’ necessario che, proprio in una logica di integrazione e di protagonismo dell’Adriatico, questa infrastruttura arrivi fino a Bari”. Spacca ha citato lo sviluppo delle infrastrutture quale effetto concreto della strategia per la Macroregione adriatico-ionica, che sarà sancita nel 2014, anno in cui l’Italia avrà la presidenza della Ue, con la sua costituzione formale. “La politica marittima integrata – ha aggiunto il presidente – è inoltre un settore concreto su cui dobbiamo investire per far convergere su di essa i fondi transfrontalieri, rendendoli coerenti con la strategia macroregionale”. Di grande supporto alla strategia l’azione dal basso che, ha detto Spacca, si fa sempre più forte nelle comunità adriatiche e ioniche. “E’ il caso delle Camere di Commercio dell’area – ha sottolineato – che portano a sostegno del progetto un milione e 300mila imprese. Grande supporto viene anche dalle città, dalle Università, dalle Regioni. Un’azione che si unisce a quella dell’Europa e del Governo italiano che con il presidente Berlusconi prima, con il ministro degli Esteri Terzi e il sottosegretario Dassù oggi, crede con grande determinazione nella Macroregione”.