Incontro oggi a Roma tra i presidenti delle Regioni Marche, Toscana e Umbria sulla Fano-Grosseto. Gian Mario Spacca, Enrico Rossi e Catiuscia Marini hanno condiviso un documento deciso ed unitario inviato al ministro delle Infrastrutture Corrado Passera. Attivare da subito le risorse e gli strumenti necessari per il completamento della E78, la cosiddetta Fano-Grosseto, attraverso il modello di partenariato pubblico-privato, con la definizione di un preciso cronoprogramma: approfondimento dell’eventuale costituzione della Società pubblica di progetto entro settembre 2012, verifica dello studio di fattibilità per l’approvazione del CIPE entro febbraio 2013, scelta del Promotore entro la fine del 2013, approvazione del Cipe del progetto e del piano economico finanziario e affidamento dell’iniziativa al Concessionario unico privato entro la metà del 2014. Questa la posizione e la richiesta dei tre presidenti. “Oggi – dice il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca – vengono condivisi obiettivi, tempi e strumenti perché la Fano-Grosseto sia completata. Le Marche, la Toscana e l’Umbria definiscono con il documento inviato al ministro Passera una linea precisa di impegni. Un fronte comune supportato dall’indicazione di tempi, modalità e strumenti concreti per la realizzazione dell’opera. Le tre Regioni già da diverso tempo stavano lavorando in maniera molto operativa ed ora c’è anche il sostegno dell’Europa che ha inserito nella Rete transeuropea di trasporto TEN-T la Fano-Grosseto, consentendone l’accesso ai fondi BEI. A seguito di questo rigoroso lavoro, è stata presentata una manifestazione di interesse da parte di un raggruppamento internazionale di imprese, che stanno completando l’ottimizzazione del tracciato ai fini della sua realizzazione: Strabag SE, Astaldi Spa, CMC. E’ stato quindi sottoposto al ministro delle Infrastrutture Passera un cronoprogramma preciso e condiviso dalle tre Regioni, per avviare al più presto i lavori di completamento di un’opera di straordinaria importanza per lo sviluppo del Centro Italia e di tutto il Paese”.
Ecco il testo del documento inviato al ministro Passera sottoscritto dai presidenti di Regione Gian Mario Spacca, Enrico Rossi e Catiuscia Marini.
Signor Ministro,
la realizzazione della E78 Fano-Grosseto è una priorità strategica sia delle Regioni Marche, Toscana e Umbria che della comunità nazionale.
Tale arteria viaria è di fondamentale importanza per lo sviluppo economico-sociale delle Regioni di riferimento. Rappresenta una priorità anche del Ministero delle Infrastrutture per la capacità dell’intervento di favorire sia il rilancio della crescita, sia il collegamento tra il versante Tirrenico e Adriatico, in connessione con arterie di rilevanza nazionale ed europea (A1, A14, A12, SS1 Aurelia).
Il completamento dell’opera consentirà altresì rilevanti benefici per i programmi nazionali di logistica integrata, rappresentando una vera e propria spina dorsale per il sistema dei Porti e degli Interporti, nell’ambito dello sviluppo delle piattaforme logistiche del Paese.
Per questi motivi, Signor Ministro, le Regioni Marche, Toscana e Umbria, Le chiedono un incontro urgente, al fine di attivare le risorse e gli strumenti per la completa realizzazione di tale arteria che svolge una funzione strategica di cerniera e sviluppo per il Centro-Italia e l’intero Paese.
Le Regioni e il MIT, infatti, hanno compiuto un percorso di lavoro sinergico - su scala locale, nazionale ed europea - che ha favorito un contesto favorevole alla realizzazione di tale opera.
Al fine di promuoverne la realizzazione, il MIT e le Regioni Marche, Toscana e Umbria hanno istituito una Commissione Tecnica che ha condiviso la possibilità di realizzare l’intero asse infrastrutturale mediante un modello di Partenariato Pubblico Privato che prevede di far coesistere il pedaggiamento del sistema viario, la contribuzione pubblica, regolamentata anche attraverso il “Canone di Disponibilità”, nonché con la eventuale canalizzazione di altre risorse generate sul territorio dalla realizzazione delle opere viarie, attraverso un Piano di Valorizzazione, le cui fonti di cofinanziamento consistono principalmente nella valorizzazione, diversificata tra le Regioni in relazione alle relative disposizioni in materia di governo del territorio, degli interventi previsti nelle Piattaforme territoriali e nel contributo delle Camere di Commercio ai sensi della Legge 580/93.
In relazione alla quota di contribuzione statale, come sopra esposto, questa viene regolamentata anche attraverso il “canone di disponibilità”, secondo il quale gli stanziamenti verranno erogati da parte dello Stato al completamento dell’infrastruttura anno per anno.
Gli strumenti previsti per la realizzazione del modello sono:
- l’eventuale istituzione di una Società pubblica di progetto tra le Regioni interessate (Toscana, Marche, Umbria), le Camere di Commercio locali (Grosseto, Siena, Arezzo, Pesaro/Urbino, Perugia e Terni) e dall’Agenzia per le Infrastrutture Stradali ed Autostradali, che assumerebbe la veste di concedente ex art. 172 del Codice dei Contratti Pubblici;
- la Società Pubblica di Progetto, a seguito dell’approvazione del CIPE dello Studio di Fattibilità tecnico-economico-finanziaria, dovrebbe procedere alla gara di Finanza di progetto, ai sensi dell’art. 175 del d.lgs. 163/2006, per la scelta di un Promotore cui affidare la concessione dell’opera, a seguito della predisposizione della progettazione preliminare per i tratti mancanti dell’iniziativa, unitamente ad una bozza di convenzione e ad un piano economico-finanziario asseverato, approvati dal CIPE ai sensi dell’Art. 169 bis del D.Lgs 163/06;
- il soggetto individuato dovrà altresì curare l’eventuale ottimizzazione del tracciato e dovrà completare la progettazione, eseguire, gestire e manutenere le strade e le opere inserite nell’eventuale Piano di valorizzazione, da concordare preventivamente con gli enti locali interessati;
E’ in corso anche l’ottimizzazione del tracciato, in accordo con i territori, al fine di ridurre i costi di realizzazione dell’opera, rendendo in tal modo l’iniziativa maggiormente bancabile e sostenibile per la finanza pubblica.
L’istituzione della Commissione Tecnica presso il MIT è fondamentale sia perché ha contribuito in maniera determinante a risvegliare l’interesse nazionale e internazionale per la realizzazione della E78 nella sua interezza, sia perché il modello di partenariato pubblico privato sviluppato per il completamento dell’opera ha contribuito alla definizione dei nuovi strumenti ed incentivi inseriti nel recente quadro legislativo del Paese (contratto di disponibilità, misure di defiscalizzazione, project bonds).
Per le sue caratteristiche di strategicità, su pressione del MIT e delle Regioni interessate, la E78 Fano-Grosseto è stata inserita anche nella Rete transeuropea di trasporto TEN-T, che consente di accedere ai fondi BEI, e si propone di inserirla anche nella rete “core network”, la rete prioritaria comunitaria, per godere di ulteriori vantaggi finanziari. La società di progetto del modello pubblico-privato potrà così accedere a finanziamenti europei per un miglior equilibrio economico-finanziario dell’iniziativa.
A questa esigenza risponde la richiesta, ricompresa nel documento riepilogativo condiviso dalle Regioni, di una diramazione del Corridoio Mediterraneo, che integri e completi la rete dei corridoi “Core Network” proposti dalla Commissione, al fine di facilitare le relazioni tra regioni del Mediterraneo Occidentale (porti spagnoli) e la regione dei Balcani, in cui l'Italia assuma un ruolo di 'land bridge' tra le due aree geografiche.
A seguito di tale lungo e rigoroso percorso di lavoro, un raggruppamento internazionale di imprese (Strabag SE, Astaldi Spa, CMC) ha presentato al MIT una manifestazione di interesse secondo il modello di finanziamento proposto, per la realizzazione in partenariato pubblico-privato dell’E78, trasmettendo anche un programma operativo dell’iniziativa. Entro la fine di luglio 2012 il raggruppamento internazionale presenterà l’integrazione tecnica-finanziaria del progetto.
Ciò permetterebbe di valutare congiuntamente la seguente ipotesi:
- approfondire l’eventuale costituzione della Società pubblica di progetto entro settembre 2012;
-verificare e approfondire lo studio di fattibilità al fine di ottenere l’approvazione del CIPE entro febbraio del 2013;
-scegliere il Promotore entro la fine del 2013;
-acquisire l’approvazione del CIPE del progetto e del piano economico finanziario dell’iniziativa e l’affidamento dell’iniziativa al Concessionario unico privato entro la metà del 2014.
Signor Ministro, la realizzazione completa e unitaria della E78 è una priorità irrinunciabile per le Regioni Marche, Toscana e Umbria: per questo Le chiediamo un incontro urgente, per attivare il cronoprogramma dei lavori e offrire un significativo contributo al rilancio della crescita del Centro-Italia e dell’intero Paese.
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