Un quadro difficile pesa sui lavoratori della cultura in genere e dello spettacolo in particolare: e` la preoccupazione condivisa emersa dall'incontro di ieri tra l'assessore alla Cultura, Pietro Mar-colini, e i rappresentanti sindacali regionali dei lavoratori del comparto cultura di Cgil (Vilma Bontempo), Cisl (Sergio Piermattei) e Uil (Tommaso Sanna.
La crisi finanziaria generale, i tagli che pesano in modo significativo sul comparto degli Enti Locali hanno pesanti risvolti in termini occupazionali su di un settore da sempre caratterizzato da forte flessibilita` e precarieta`, legato in buona parte alla disponibilita` di risorse pubbliche.
Nella considerazione della valenza della cultura quale motore di crescita, la Regione ha definito scelte strategiche di bilancio e di programmazione. Lo ha detto l'assessore Marcolini aggiun-gendo che 'la responsabilita` di governance, in questa situazione emergenziale, richiede azioni caratterizzate da rigore e realismo, guardando a cio` che realmente e` sviluppo, non ferma su di una ripetizione obsoleta di modelli passati e rispettosa delle responsabilita` e prerogative di tutti gli attori in gioco'.
Quando un teatro viene chiuso o un'orchestra riduce il lavoro ' sono state le considerazioni - si crea, in termini sociali ed economici, lo stesso strappo determinato dalla chiusura di una fabbrica o di una grande impresa. Se minori sono le conseguenze dal punto di vista quantitativo, spesso non sono meno gravi dal punto di vista qualitativo: ne risente un intero territorio che si impoverisce di risorse e servizi con ricadute in termini sociali e cognitivi, oltre che economici.
Mantenere tendenzialmente invariato a livello degli Enti locali l'investimento in cultura, al pari del sociale, rappresenta in questa fase non solo un antidoto alla crisi e un modo per preservare i livelli di coesione sociale, ma anche un concreto impulso alla reattivita` delle comunita` locali e il tentativo di promuovere nuova crescita.
In un quadro regionale molto vario, composto da grandi enti dallo spettacolo, situazioni emer-genziali di musei e biblioteche o piccole imprese di servizi culturali, si e` deciso di avviare alcuni focus mirati di riflessione, a partire da Ancona dove la concentrazione di grandi enti culturali a forte sostegno pubblico determina particolare criticita`.
|