Capacita` imprenditoriale, internazionalizzazione, creativita` e innovazione di prodotto: con questi punti di forza il distretto calzaturiero marchigiano mantiene la propria leadership a livello mondiale, resistendo alla crisi e anzi continuando a crescere nonostante in Italia e in Europa non si fermi la recessione. Lo conferma anche questa edizione del Micam'. Cosi` il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, che oggi ha visitato gli stand dei calzaturieri marchigiani presenti al Micam Shoe Event nei padiglioni di Milano Rho ed ha partecipato, nello spazio Hospitality, al talk-show 'Nuove generazioni di eccellenze, il sistema economico marchigiano dopo il 2012'. 'Il successo del distretto marchigiano ' ha detto Spacca ' si basa su tre fattori. Il primo: i nostri imprenditori sono `aggressivi' e determinati. Non si sono formati nelle scuole ma direttamente a confronto con il mercato. Il secondo: hanno capito prima degli altri che il mercato e` globale e che quindi era necessario andare in quei Paesi che crescono a ritmi molto sostenuti. La capacita` degli imprenditori marchigiani e` stata quella di `sbarcare', con il pieno sostegno della Regione e prima di tutti gli altri, in Cina, Russia, Giappone, Brasile, Emirati Arabi. Terzo: la capacita` di innovare il prodotto grazie alla grande creativita` ha consentito ai calzaturieri marchigiani di imporsi sulle fasce media, medio-alta e top di gamma. La Regione asseconda la strategia complessiva che il distretto marchigiano della calzatura si propone, puntando a creare occasioni sempre piu` ampie a livello internazionale, in cui anche le giovani generazioni di calzaturieri possano inserirsi, magari protetti nel caso di errori'.
Un distretto di eccellenza, dunque, quello marchigiano come dimostrano i dati ma anche le sensazioni dei calzaturieri che Spacca ha incontrato questa mattina tra gli stand. 'I commenti sono all'unanimita` piu` che positivi ' rileva ' E andare bene in un momento di crisi significa che la strategia e` giusta. Tantissimi e ispirati alla massima concretezza i contatti con i compratori internazionali. Risultato della costante qualita` del prodotto, del rapporto che gli imprenditori hanno in prima persona con i buyers ai quali garantiscono reputazione e affidabilita`. Tutto questo fa si` che crescano reddito, fatturato, export e che il made in Italy si identifichi con il made in Marche'.
L'export si conferma come il vero motore della ripresa. E lo e` con particolare evidenza per la calzatura che ha registrato nel periodo gennaio-settembre 2011, il maggiore incremento delle esportazioni, con un +16% rispetto ad un pur buono +10% del totale delle merci. In Italia, nello stesso periodo, l'export e` cresciuto del 14%: le calzature made in Marche si affermano quindi con maggior incisivita` sui mercati esteri di quanto non facciano quelle made in Italy. Particolarmente elevata (+24%) la quota verso il Paesi Bric (Brasile, Russia, India e Cina), con addirittura un +80% verso la Cina. Ma la parte del leone continua a farla la Russia: con oltre 214 milioni di euro di esportazioni, le calzature marchigiane hanno registrato un +20% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Molto bene anche gli Emirati Arabi Uniti che fanno registrare un +20% e l'America centro-meridionale (+24%). Complessivamente il settore, in termini di export, rappresenta il 21% del totale Marche, contro il 19% del 2010. 'Si conferma ' dice Spacca ' la validita` della strategia di internazionalizzazione che la Regione persegue da molti anni e che, oggi, va ulteriormente rafforzata, continuando a intessere relazioni, anche istituzionali, e a promuovere progetti di collaborazione di qualita`. Ora e` necessario anche aumentare la velocita` di presenza sul mercato globale, utilizzando le nuove tecnologie che vengono offerte, in modo particolare l'e-commerce'.
|