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13/01/2010

CONTRIBUTI PER LA DIVERSIFICAZIONE DELLE ATTIVITA` DELLE AZIENDE AGRICOLE E PER LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI DI PRODUZIONE, UTILIZZO E VENDITA DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI

In arrivo risorse per promuovere e favorire la differenziazione delle attivita` dellazienda agricola attraverso lo sviluppo di nuovi settori e nuovi prodotti, fra cui le utilizzazioni non destinate al consumo alimentare e la produzione di energia da fonti rinnovabili. A disposizione, complessivamente, 6 milioni di euro, di cui uno per la diversificazione delle attivita` e 5 per la realizzazione di impianti di produzione, utilizzo e vendita di energia o calore da fonti rinnovabili di potenza massima di 1 MW elettrico. I contributi sono previsti da una misura del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) Marche per il periodo 2007-2013 per la quale sono in arrivo i bandi di gara. La misura dice il vice presidente e assessore regionale allAgricoltura, Paolo Petrini ha per obiettivo strategico laumento delloccupazione nelle aree rurali, favorendo, da un lato, lo sviluppo multifunzionale dellazienda agricola, dallaltro incoraggiando i componenti della famiglia agricola a intraprendere nuove attivita` comunque connesse con il settore agroforestale ambientale e turistico. Per la diversificazione delle attivita`, gli aiuti vengono concessi per la ristrutturazione edilizia o ladeguamento funzionale di fabbricati da destinare alla realizzazione di strutture per la trasformazione e la commercializzazione relativa ai settori dei cereali (come panifici, birrifici, pastifici), latte e derivati, uova di volatili e miele naturale, etc. I contributi serviranno anche per lacquisto di attrezzature, impianti e macchinari, programmi informatici per la gestione dellattivita`. Tutti questi interventi spiega Petrini - sono stati resi possibili grazie alle risorse aggiuntive che sono state assegnate alle Marche per lo Sviluppo rurale dalla Commissione europea. Ed e` la stessa UE che ha individuato, nello sviluppo delle energie rinnovabili, una delle nuove sfide dello sviluppo rurale. Le bioenergie e le energie rinnovabili da biomassa possono contribuire, in maniera determinante, alla diminuzione dei gas serra, nonche` concorrere alla sostituzione dei combustibili fossili. Le aziende agricole, nella loro attivita` ordinaria, dispongono di diversi sottoprodotti, molto spesso inutilizzati o addirittura smaltiti con un onere da parte dellagricoltore. Le biomasse di origine agricola rappresentano uno strumento per produrre energia in piccoli impianti, dove puo` essere immediatamente utilizzata, secondo il modello della produzione diffusa e distribuita, con notevoli vantaggi economici. La Regione afferma Petrini - sostiene i piccoli impianti che possono avere a disposizione la biomassa in un limitato raggio di azione. Lorientamento delle produzioni agroenergetiche deve essere decisamente verso la valorizzazione delle biomasse residuali, i reflui zootecnici, oltre che delle colture dedicate, sempre nel rispetto delle normative ambientali e sanitarie. Si vogliono cosi` creare le condizioni continua Petrini - perche` ogni azienda agricola possa orientarsi verso il risparmio energetico e la razionalizzazione dellutilizzo dellenergia, nonche` verso lautoproduzione, sfruttando al massimo le proprie risorse. La produzione e la vendita di energia puo` diventare una vera alternativa produttiva e una consistente integrazione di reddito. Le risorse in questione consisteranno in un aiuto in conto capitale destinato al cofinanziamento di investimenti strutturali aziendali materiali e immateriali. I beneficiari sono imprenditori agricoli singoli o associati. La misura e` applicabile in tutto il territorio regionale, a esclusione dei poli urbani.