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18/01/2010

LA COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA TRA VECCHIA E NUOVA PROGRAMMAZIONE

Questa mattina si e` svolto in Regione il seminario La cooperazione territoriale europea tra vecchia e nuova programmazione. Lappuntamento ha avuto lobiettivo di presentare le diverse buone ricadute sul territorio regionale, dei progetti comunitari finanziati nel periodo di programmazione 2000 2006. Presentati anche i primi risultati e le prossime opportunita` di finanziamento dei programmi di cooperazione territoriale europea per il periodo 2007 2013. Hanno preso parte alliniziativa il vice presidente e assessore alle Politiche comunitarie, Paolo Petrini, lassessore a Bilancio e Finanze, Pietro Marcolini, il direttore di Svim Sviluppo Marche, Francesco Marchesi, dirigenti e tecnici regionali, delle provincie e dei comuni del territorio. Ha coordinato i lavori Sarda Cammarota, responsabile per la Regione della cooperazione territoriale. Dopo aver parlato dellevoluzione delle politiche di cooperazione territoriale promosse dallUnione europea per rimuovere i divari di sviluppo registrati tra i diversi territori e raggiungere quindi un piu` alto livello di coesione, Marcolini ha sottolineato che la politica di cooperazione oggi guarda ad est e che la Regione Marche, grazie alla capacita` progettuale dimostrata, e` riuscita a captare circa il 20 per cento delle risorse europee finalizzate alla cooperazione transfrontaliera e di area adriatica messe a bando. Un protagonismo che ha portato le Marche nel periodo di programmazione 2000 2006 ad essere capofila di ben 37 progetti. Esperienze e risorse, queste, utili sia per promuovere la modernizzazione dellapparato produttivo regionale, sia per dare slancio al secondo pilastro dello sviluppo regionale che passa per turismo, ambiente, cultura. Tre, tra gli altri, i progetti messi in luce durante la mattinata: Tisaf, Asviloc e Also. Il primo riguarda tecnologia e sistemi industriali, il secondo le piccole e medie imprese, il terzo la strategia di Lisbona Goteborg (economia della conoscenza). Le conclusioni sono state del vice presidente Petrini, che ha sottolineato come la cooperazione tra territori di paesi diversi promossa dallUnione europea, ha visto la partecipazione della Regione Marche ad un elevato numero di progetti, inerenti le aree urbane, i trasporti, lambiente in zone omogenee. La Regione Marche in generale evidenzia ottime performance sui fondi europei, non solo per la capacita` di spesa, bensi` anche per aver compreso prima di altre Regioni i cambiamenti nella politica dellEuropa. Ora la sfida, anche in vista del dopo 2013, e` il rafforzamento della capacita` di governance e di sintesi del governo regionale nei confronti del multicentrismo espresso dai territori delle Marche. Cio` affinche` una regione piccola come la nostra possa svolgere in pieno il suo ruolo in Italia e in Europa.(f.b.)