Flavio Falzetti torna al calcio dopo 35 cicli di chemioterapia e 11 anni di assenza dai campi di gioco. Il debutto, a marzo, con la maglia dellUrbino. La sua storia e` raccontata nel libro Oltre il 90 del giornalista Francesco Ceremani. Presto verra` ripercorsa attraverso un film, a cui e` interessato un produttore cinematografico di origini marchigiane. Il calciatore e` stato premiato, in Regione, dagli assessori Lidio Rocchi e Gianluca Carrabs, con una targa che recava incisa la frase: La tua forza e il tuo coraggio siano da monito per tutti i giovani sportivi. Originario di Norcia (dove e` nato il 1 gennaio del 1972), a 14 anni Flavio gioca con lo Spoleto, per poi iniziare una lunga carriera con Gubbio, Camerino, Urbino, Monturanese, Taranto, Civitanovese ed Elpidiense. Nel 1995 comincia ad accusare disturbi fisici che, nel 1998, sveleranno la grave malattia. La bestia, come lui la chiama, non e` ancora sconfitta. A volte vince lei, a volte io. Ci convivo, consapevole che, prima o poi, la spuntero`, perche` saro` io a decidere quando smettere di giocare, non la malattia. Flavio ha voluto raccontare a tutti la sua esperienza per aiutare gli altri a non mollare e per cercare di introdurre, nel calcio dilettantistico come gia` previsto per lo sport professionistico - lobbligatorieta` dellassicurazione contro le malattie oncoematologiche e visite mediche piu` accurate. Un progetto che parte dalla Marche: Civitanovese Calcio, Corridonia Calcio e Urbino inizieranno a effettuare controlli sugli atleti con i criteri standard definiti dal prof. Nando Scarpelli, loncologo del Presidio ospedaliero di Spoleto che sta curando Falzetti. Tutti come Totti, e` lo slogan di Flavio: Di fronte a certe malattie siamo tutti uguali. Questo e` un male democratico, che non chiede in quale squadra giochi e quanti soldi hai. Anche tra i dilettanti ci sono sportivi che fanno sacrifici enormi. Quando la carriera si interrompe per motivi sanitari, non possono essere lasciati soli. Le visite mediche vanno eseguite con criteri diversi, perche` elettrocardiogramma e spirografia, sui quindicenni, non hanno nessuna valenza in termine di prevenzione. Non tutti arriveranno a giocare in Serie A, ma a tutti dobbiamo garantire il diritto alla salute. Lassessore Rocchi ha ricordato il suo passato calcistico per sottolineare la propria vicinanza a Flavio: Capisco cosa significhi tornare, dopo un lungo periodo inattivita`. La tua testimonianza evidenzia come, anche dopo una grave malattia, sia possibile riprendere lagonismo con una nuova mentalita`. Rocchi ha proposto di distribuire il libro Oltre il 90 nelle scuole, per il suo alto valore educativo e di testimonianza dellattaccamento alla vita. Lesempio di Falzetti, ha ribadito lassessore Carrabs, dimostra quanto lo sport sia importante non solo come momento di leale competizione, ma anche per i valori culturali e sociali che sottende. Ha anticipato che presto verra` inoltrata a Marche Commission la richiesta di sostenere il film su Falzetti, per il quale ce` linteressamento del Comune di Urbino e di Ancona, anticipato dal vice sindaco dorico Franco Brasili, presenta alla cerimonia. La storia di Flavio, ha ribadito loncologo Scarpelli, evidenzia due aspetti importanti: la forza del ragazzo, che non si rassegna alla sconfitta; la speranza di chi non si arrende mai. Il suo esempio da` forza a tutti. Alla premiazione sono intervenuti, tra gli altri, il consigliere regionale Francesco Massi, Leo Isolani (campione italiano velocita` montagna classe GT1), Aldo Mancini (papa` di Roberto, allenatore del Manchester City), Umberto Antonelli (presidente Civitanovese Calcio), Carlo Pieroni (presidente Corridonia Calcio). Il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, ha inviato un caloroso saluto.
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