La riflessioni che scaturiranno da questo Congresso saranno importanti per lattivita` e il futuro della UIL, ma anche per linsieme della comunita` marchigiana. La centralita` del rapporto di collaborazione tra la Regione, la UIL e il Sindacato ha trovato infatti un terreno di sperimentazione proprio nella risposta alla crisi. Tutti i principali interventi anti-crisi della Regione sono stati concertati e condivisi con la UIL e il Sindacato e abbiamo seguito, e stiamo seguendo, immediatamente allorigine, ogni situazione, ogni vertenza, sia aziendale che territoriale dal Nord al Sud delle Marche.
Nel complesso nel 2009 sono stati oltre 20.000 i lavoratori coinvolti nelle misure di sostegno e protezione della Regione e altrettanti saranno nel 2010 per un totale di 400milioni di euro. Garantire liquidita` al sistema di micro e piccole imprese e` stato un altro filone dintervento strategico. Senza dimenticare, naturalmente, il tema fiscale. Mentre a livello nazionale la linea che prevale e` quella di non aumentare le tasse, nelle Marche le abbiamo ridotte drasticamente 47% e per il 2010 abbiamo legato lazzeramento dellIrap a nuove assunzioni.
Abbiamo lavorato anche sul altri fronti come lo scorrimento delle graduatorie e velocizzazione dei pagamenti dei crediti dellamministrazione regionale (oggi la sanita` delle Marche paga alla meta` dei giorni della media nazionale); una nuova provvista finanziaria della Bei per 100 milioni di euro; la velocizzazione dei programmi strategici di investimento della Regione, in tutto il territorio marchigiano; il Piano-casa; il piano delle infrastrutture sanitarie immediatamente operativo per 100 milioni di euro; ci sono inoltre 4,8 miliardi di euro i lavori in corso del programma regionale delle infrastrutture viarie ed e` prevista la copertura completa di tutto il territorio con la banda larga ad alta velocita`: saremo la prima regione in Italia a raggiungere i 20 megabyte; il piano per lo sviluppo dei Porti marchigiani infine rafforzera` lattrattivita` anche turistica della regione verso Est. In questo contesto siamo inoltre riusciti a riportare i conti della sanita` in ordine e ora abbiamo piu` risorse da investire nel welfare.
Insomma per tutto il 2009 le Marche hanno sofferto ma anche reagito e hanno tenuto. Lo dice lIstat, che evidenzia anche con i dati di dicembre che la nostra e la Valle dAosta, sono le uniche regioni in Italia ad avere difeso la propria base occupazionale nel periodo peggiore della crisi, iniziato a settembre 2008. Anche lincremento della cassa integrazione, seppur elevato in se`, e` pur sempre inferiore alla media nazionale.
Tali risultati ci hanno spinto a proseguire nella strategia di resistenza aperta nel 2009.
Labbiamo ampliata nel 2010 con interventi anche di attacco per stimolare e cogliere i lievi segnali di una ripresa annunciata dagli economisti, ma che deve ancora concretizzarsi.
E delle scorse settimane lintesa generale sulla manovra finanziaria 2010, siglata con la Uil e il Sindacato per la difesa del lavoro, la coesione sociale e il sostegno allo sviluppo. E anche nel 2010 vogliamo essere tempestivi e rendere subito operative e immediatamente fruibili le misure di intervento a favore dei lavoratori, delle loro famiglie e delle piccole imprese, perche` la velocita` di risposta e` fondamentale per affrontare la crisi.
I bandi sono gia` stati predisposti e concertati: entro la prima settimana di febbraio saranno emanati e si potranno presentare le domande per accedere ai benefici previsti.
Accanto alla conferma degli interventi del 2009, avremo nuove misure:
-buoni studio per le famiglie di lavoratori in difficolta`;
-progetti di sostegno ai precari della scuola;
-agevolazioni sanitarie (ticket e farmaci) per i lavoratori colpiti dalla crisi; -incentivi per assunzioni e stabilizzazione di contratti a termine;
-voucher formativi e borse lavoro per giovani laureati;
-reti di distretto per loccupazione;
-azzeramento Irap legata alla protezione dei lavoratori;
- formazione: stanno per nasce tre nuovi istituti tecnici superiori dedicati: uno per la calzatura, uno per le politiche energetiche, uno per l'internazionalizzazione
Accanto alla difesa attiva e` pero` necessario lattacco. Dobbiamo creare nuove opportunita` lavorative prima che si esaurisca la rete degli ammortizzatori e degli strumenti di protezione sociale e del lavoro.
Per queste da circa 1 anno e mezzo abbiamo proposto al Ministero allo Sviluppo Economico accordi di programma per tutti i territori maggiormente in difficolta` della regione, dal Piceno (Val Vibrata), allEntroterra Appenninico alla Val di Chienti.
Ulteriori ritardi sono inaccettabili perche` a pagarne il prezzo saranno soprattutto i lavoratori e noi siamo pronti a scendere in piazza al loro fianco.
Oggi e` anche loccasione per fare un breve bilancio di legislatura e gettare lo sguardo al futuro.
Ci eravamo impegnati 5 anni fa a fare le Marche piu` serene, piu` forti piu` belle: gli impegni sono stati mantenuti, anche se siamo consapevoli delle sfide che abbiamo di fronte.
Oggi le Marche sono la regione che presenta:
-una crescita di popolazione di oltre 50.000 abitanti, una citta` come San Benedetto;
-la piu` alta crescita del PIL tra le regioni negli ultimi dieci anni;
-tutte le proprie province tra le prime 10 (unica in Italia) della classifica del BIL (benessere interno lordo) secondo il metodo Stiglitz;
-una riduzione marcata degli infortuni sul lavoro;
-una poverta` pari alla meta` della media nazionale;
-la piu` elevata vocazione produttiva tra le 227 regioni dellUE-27;
-la piu` elevata speranza di vita;
-la maggiore permanenza media di turisti, con primato delle bandiere blu/verdi e tra i primi posti per le bandiere arancioni.
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