Un sostegno qualificato al rilancio del sistema portuale marchigiano, un documento di programmazione capace di rispondere alle esigenze locali. Lapprovazione del Piano regionale dei porti, da parte dellAssemblea legislativa delle Marche, rappresenta unopportunita` per rilanciare lattivita` economica delle infrastrutture costiere. Sono otto gli scali interessati: Pesaro, Fano, Senigallia, Ancona, Numana, Civitanova, Porto San Giorgio, San Benedetto. La Regione ha emanato un Piano che razionalizza e potenzia le strutture esistenti, attraverso ammodernamenti e ampliamenti che non deturpano la costa. La scelta, ribadita dallassessore alle Infrastrutture, e` quella di assicurare uno sviluppo sostenibile dei comparti economici coinvolti. Le Marche sono una delle prime Regioni italiane a dotarsi di un Piano dei porti, pur in assenza di linee di indirizzo nazionali. La programmazione verra` attuata attraverso i singoli Piani regolatori portuali che dovranno disciplinare le attivita` commerciali, i servizi ai passeggeri, la cantieristica, la pesca, il turismo e la nautica da diporto. Sono previsti 660 milioni di investimenti che andranno reperiti e ripartiti tra pubblico e privato. Quelli pubblici, evidenzia lassessore, dovranno concentrarsi sulle infrastrutture strategiche di interesse regionale, mentre le risorse private dovranno privilegiare le strutture specialistiche (cantieristica, pesca, commercio e servizi ai passeggeri) in regime demaniale. Tra le novita` previste dal Piano, ricorda lassessore, lincremento dei posti barca, da 5.500 a 9.500, per sostenere il rilancio del turismo nautica. Nel suo intervento in Consiglio, lassessore ha anche ringraziato i tecnici regionali che hanno redatto il Piano.
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