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05/02/2010

COOPERATIVE SOCIALI: APPALTO NON PIU'UNICO MODO DI AFFIDAMENTO DEI SERVIZI. LA REGIONE STUDIA NUOVE MODALITA'

Nuove formule, piu` innovative rispetto al tradizionale appalto per laffidamento dei servizi alle cooperative sociali. E quanto emerso dal seminario organizzato dal Consorzio per lalta formazione e lo sviluppo della ricerca scientifica in diritto amministrativo di Osimo insieme allassessorato ai servizi sociali della Regione Marche e tenutosi pochi giorni fa presso la sede dellIstituto Campana. Un confronto importante anche per prendere in esame modalita` differenti di appalto come la concessione di pubblico servizio, laccreditamento e gli accordi procedimentali finalizzati a dare sostanza giuridica alla co-progettazione tra pubblico e privato. Allevento hanno preso parte oltre 100 tra operatori sociali dei comuni, coordinatori di ambito, lavoratori delle cooperative impegnati nei servizi sociali, rappresentanti delle Ipab e tecnici regionali. Sui temi dellaffidamento di servizi sono intervenuti esperti, giuristi come Chiara Fabrizi dell `Autorita` di vigilanza sui contratti pubblici, Franco Dalla Mura, avvocato amministrativista di Verona ed esperto di politiche sociali, Galileo Omero Manzi, avvocato amministrativista e Fabrizio Lorenzotti docente di Diritto amministrativo e consulente della Regione Marche. Sono intervenuti anche esperti della cooperazione sociale di Legacoop (Paola Menetti), di Confcooperative (Simone Brunello) e di Unci (Maria Pia Zitti) oltre a rappresentanti di enti locali, Guliano Tacchi per i Coordinatori di ambito e Franco Pesaresi per i Comuni. Non sono mancati confronti anche sulle esperienze di altre regioni come lEmilia Romagna per quanto riguarda laccreditamento e il Veneto relativamente agli accordi di co-progettazione. A conclusione del convegno, Giovanni Santarelli, Dirigente regionale e responsabile dei rapporto con lassociazionismo e il terzo settore, ha illustrato i percorsi di lavoro che la Regione sta avviando e che condurranno alla modifica di atti relativi alle modalita` di esternalizzazione, affiancando a strumenti di diritto privato come il convenzionamento diretto, le clausole sociali, le procedure di gara aperte e riservate, anche strumenti di diritto pubblico quali la concessione, gli accordi procedimentali e laccreditamento istituzionale. Le centrali cooperative e i tecnici degli enti locali nonche` i rappresentanti delle Ipab si sono espressi favorevolmente su tali percorsi, invitando la Regione a procedere rapidamente alla predisposizione degli atti, dopo una necessaria fase di concertazione.