Innovazione tecnologica, organizzativa e commerciale, tutela dellambiente, sicurezza dei luoghi di lavoro. Questi i fronti dintervento della legge 598, che garantisce contributi in conto interessi su finanziamenti accesi per la realizzazione di investimenti da parte di piccole e medie imprese. Uno strumento sottolinea lAssessore alle Attivita` produttive - che puo` ora contare su oltre 6 milioni e 463mila euro in piu` rispetto ai 5 milioni e 350mila euro gia` precedentemente stanziati, grazie alla ripartizione del Fondo unico destinato alle imprese. Risorse importanti che, assieme al fondo di garanzia avviato lo scorso anno e rifinanziato con il Bilancio 2010 e liniziativa in Conferenza Stato Regioni sulla moratoria dei prestiti, contribuiscono a fornire una boccata dossigeno alle imprese, in un momento difficile per laccesso al credito.
Lo strumento agevolativo 598 e` stato ricalibrato rispetto al passato, in base alle nuove esigenze maturate in seguito alla crisi. In particolare e` stato aumentato labbattimento del tasso dinteresse sui finanziamenti, portandolo dal 50 al 70 per cento, inoltre e` stata prevista la possibilita` di agevolare lacquisto di stabilimenti in crisi. Ma non basta, da pochi giorni e` infatti in vigore una novita`, che riguarda l'estensione della retroattivita`. Si potranno infatti presentare, beneficiando di un contributo in regime "de minimis" cioe` fino a 200mila euro - domande di agevolazione per investimenti attivati, in leasing o attraverso laccensione di un prestito bancario, a partire dal primo gennaio 2008. Una modifica introdotta da un lato per agevolare quelle aziende che pur in piena crisi hanno avviato investimenti innovativi, dall'altro per consentire alle imprese i cui progetti sono ammissibili nelle graduatorie dei bandi gia` emanati, ma non finanziati per carenza di risorse, di ripresentare i progetti sulla normativa in questione.
Ad oggi sono 217 le aziende che hanno presentato domanda per investimenti attivabili pari a circa 112 milioni di euro, la maggior parte delle quali proviene dalla provincia di Ancona, a seguire dalla provincia di Macerata e da quella di Pesaro e Urbino.(f.b.)
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