Le innovazioni tecnologiche e organizzative sono costanti e continue in ambito sanitario: valutarne lefficacia, i benefici e i costi e` una sfida fondamentale per i soggetti preposti a compiere le scelte di ordine politico e sanitario. A questo scopo interviene lHealth Technology Assessment (HTA): una forma di ricerca che valuta le conseguenze delluso di una tecnologia sanitaria, termine, questo, che include ogni aspetto dellassistenza sanitaria, dai programmi di prevenzione, ai test diagnostici, dai dispositivi medici allimpiego di farmaci, alle procedure chirurgiche.
Dei metodi per la valutazione delle tecnologie sanitarie se ne e` discusso questa mattina a Palazzo Raffaello nel corso della prima parte di un seminario specialistico che e` inserito allinterno di una master organizzato dalla regione e dallUniversita` Politecnica delle Marche.
Tra i relatori, il direttore generale dellassessorato regionale alla Salute, Carmine Ruta, che ha parlato dellanalisi del bisogno e del ruolo della programmazione sanitaria.
Nella societa` attuale, i bisogni e la domanda in ambito sanitario crescono in modo molto piu` veloce rispetto alle risorse disponibili. I fattori sono dovuti sia allinvecchiamento della popolazione, sia alla presenza di nuove malattie che allintroduzione di nuove tecnologie. Non e` facile in questo contesto gestire la domanda di servizi sanitari. LHTA mira pertanto a migliorare la capacita` dei servizi sanitari di soddisfare gli obiettivi di manager, professionisti di assistenza sanitaria, politici, membri del pubblico o pazienti.
Lapplicazione concreta della metodologia consente dunque di definire criteri di validazione di procedure esistenti o innovative e di contribuire a promuovere lutilizzo appropriato delle tecnologie sanitarie con ricadute positive sulla qualita` dellassistenza, sulla sicurezza delle cure e sui costi del servizio sanitario.
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