Si e` tenuto in Regione un incontro sulle modalita` di aggregazione degli operatori biologici. Hanno partecipato tecnici ed esperti di Regione Marche, Universita` degli Studi della Tuscia e Istituto Nazionale di Economia Agraria.
Tre gli argomenti allordine del giorno trattati: progetto Bioreg, distretti rurali e accordi-agro ambientali darea.
Bioreg e` un progetto di ricerca scientifica finanziato dal Ministero delle Poliche Agricole ed Agroalimentari e delle Foreste, capofila del progetto e` lUniversita` della Tuscia di Viterbo. Le Marche sono uno dei tre casi di studio analizzati e finalizzati allindividuazione dei parametri per la definizione dei distretti biologici. In particolare la nostra regione e` stata individuata quale rappresentante per il Centro Italia grazie allimportanza rivestita dallagricoltura biologica nel territorio regionale e per la notevole quantita` di dati forniti inerenti il settore.
In relazione ai distretti rurali e` stato presentato lo stato davanzamento dellanalisi sui distretti rurali e agroalimentari di qualita` ormai in dirittura darrivo. Un aggiornamento che viene a seguito del convegno organizzato sul tema a Macerata lo scorso novembre.
Lapprofondimento ha poi riguardato gli accordi agro-ambientali darea, in particolare e` stata analizzata la possibilita` di applicare lapproccio degli accordi allagricoltura biologica. Su questo versante e` stato poi presentato landamento del bando regionale relativo alle filiere regionali.
Le Organizzazioni Professionali Agricole presenti hanno espresso il loro pieno favore alliniziativa regionale.
Il vice presidente e assessore allAgricoltura rileva come filo conduttore dei vari argomenti trattati lintegrazione dei diversi soggetti attivi nello sviluppo rurale e la condivisione di obiettivi e finalita`, che sempre piu` spesso si basano sul modello del distretto, quale strumento principale delle modalita` di aggregazione future, anche nellambito dello Sviluppo Rurale.(f.b.)
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