In occasione delle diverse manifestazioni studentesche che si sono tenute oggi e degli scioperi a cui ha aderito il mondo della scuola, lassessore regionale allIstruzione, Stefania Benatti ha ricevuto una delegazione di studenti delle Scuole superiori, appartenenti a diversi indirizzi scolastici e in gran parte della provincia di Ancona: dagli Istituti professionali , agli Istituti dArte, allAlberghiero ed altri istituti.
Ai ragazzi che chiedevano spiegazioni su come la riforma scolastica potra` incidere nei percorsi scolastici dei prossimi anni e che cosa puo` fare la Regione per mantenere i Piani dellofferta formativa e i cambiamenti legati ai nuovi indirizzi, lassessore ha spiegato che le competenze della Regione in materia di istruzione passeranno completamente dal prossimo anno e non riguarderanno il reclutamento del personale e nemmeno gli indirizzi scolastici, ma solo lorganizzazione del sistema scolastico attraverso una programmazione regionale, sulla base del numero di dirigenti, insegnanti e personale ATA che sara` messo a disposizione dallo Stato.
Lassessore,inoltre, ha spiegato anche il ruolo della Conferenza StatoRegioni in sede di trattative con il Governo sui principali problemi che sta attraversando la scuola italiana.
Gli studenti hanno anche chiesto quanto la Regione possa incidere a livello finanziario in favore della scuola, e lassessore ha precisato che finora il federalismo e` solo teorico perche` non ce` la possibilita` di disporre di entrate proprie, ne` lo Stato assegnando competenze ha corrisposto di conseguenza i fondi necessari ad attuarle.
Certamente ce` la volonta`- ha detto- dalla prossima legislatura regionale di puntare e investire ancora di piu` sullIstruzione, sulla Formazione e sulla Cultura, settori fondamentali per un rilancio anche economico.
Riguardo a temi specifici come la terza area professionalizzante negli ultimi due anni degli Istituti professionali e i Piani dellofferta formativa, Stefania Benatti ha ricordato un ulteriore impegno finanziario della Regione in fase di emergenza ,quando cioe` la mancanza di finanziamenti statali per la cosiddetta terza area aveva messo a rischio gli esami per il conseguimento del titolo di studio; sui Piani dellofferta formativa, lassessore ha assicurato un controllo costante, gia` in atto, da parte della Regione perche` vengano mantenuti i livelli qualitativi e quantitativi. (ade)
|