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30/04/2010

IAI, SPACCA: "ORA VOGLIAMO LA MACROREGIONE ADRIATICA"

Comunicato n. 260 Il riconoscimento della macroregione adriatica di cui le Marche fanno parte sara` lobiettivo strategico principale da perseguire per riuscire a imporre allattenzione e al sostegno finanziario dellUnione Europea unarea strategica come quella del Sud Est europeo. E infatti proprio attorno al bacino adriatico che insistono le maggiori sfide economiche, produttive, sociali dellimmediato futuro. Con tale preciso impegno il Presidente Gian Mario Spacca ha presentato la prossima riunione del 5 maggio nella sede della Cittadella tra gli otto ministri degli esteri dellIstituto Adriatico Ionico che, chiudendo lanno di presidenza italiana, si accinge a fare il suo primo importante bilancio strategico. Sara` una celebrazione di quanto fatto dal Segretariato al debutto nella sua sede dorica, ma anche un incontro operativo per rilanciare le nostre intenzioni, che saranno portate avanti dalla presidenza montenegrina. Una data che servira` ha ribadito fra laltro lambasciatore Grafini alla presenza dei presidenti della Camera di Commercio di Ancona Giampieri e della Fiera Internazionale della Pesca Merlonghi a celebrare i 10 anni del Forum Adriatico e i 70 della Fiera della Pesca, ma soprattutto i 10 trascorsi dalla Carta di Ancona con lavvio di quelle buone pratiche che hanno visto assegnare la sede del Segretariato permanente dellIAI proprio a questa citta`, rafforzando come ha sottolineato Spacca - la sua vocazione a Porta dellEst. Terminata la fase di spinta dal basso ha detto Spacca fra enti locali e citta` dellAdriatico per istituire e avviare il Segretariato, che ha prodotto una serie di interventi di sostegno comunitario (come dal Programma Interreg) in diverse direzioni, dalla Sanita` ai Servizi sociali, dallagricoltura alla gestione del territorio e allurbanistica, fino al Turismo e alle piccole imprese, oggi dobbiamo insistere per avere riconosciuto il ruolo di macroregione. Una formalizzazione che ci spetta nel momento in cui lAdriatico diventa sempre piu` il luogo critico delleconomia europea e nel momento in cui la Russia, che fa parte dellunica macroregione finora riconosciuta, quella del Baltico, ha piu` volte ribadito che non entrera` mai nella UE.