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05/05/2010

INIZIATIVA ADRIATICO IONICA- LA SECONDA “DICHIARAZIONE DI ANCONA” .SPACCA: FORTE DETERMINAZIONE, LA MACROREGIONE ADRIATICA SEGNA UN CAMBIO DI PARADIGMA.

Obiettivo 2014. E il termine per costituire la Macro-regione Adriatica, fissato oggi nel corso della Riunione del Consiglio dellIniziativa Adriatico Ionica, tenutasi ad Ancona in occasione della scadenza annuale della Presidenza italiana, alla presenza del Ministro degli Esteri, Franco Frattini, del presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca e degli altri 8 Ministri degli Esteri dei Paesi membri (Albania, Bosnia Erzegovina, Croazia,Grecia,Italia, Montenegro, Serbia e Slovenia). La costruzione di una macro regione e` tra i principali contenuti della Dichiarazione di Ancona, firmata dal Ministro Frattini, da Ilir Meta (Albania), Sven Alkalaj (Bosnia Erzegovina), Gordan Jandrokovic (Croazia), Spyros Kouvelis (viceministro Grecia), Milan Rocen (del Montenegro che assumera` dal 1 giugno la presidenza della IAI) e segue quella firmata esattamente 10 anni fa, nella stessa sede di Palazzo degli Anziani che decreto` la nascita dellIniziativa Adriatico Ionica. La macro-regione Adriatica e` un progetto di cooperazione finalizzato alla sicurezza, stabilita`, coesione e prosperita` dellarea del bacino Adriatico Ionico e di interconnessione tra istituzioni, fondi e normative, su aree tematiche come infrastrutture, turismo, cultura, ambiente, sviluppo rurale, gestione delle coste, rapporti tra Universita`, che vede coinvolti Paesi gia` membri dellUnione Europea e altri che stanno seguendo liter di adesione o sono in fase avanzata, come la Croazia. Liniziativa, che si basa sul modello collaudato della Regione del Baltico (tra Germania, Estonia, Lituania, Lettonia e Russia), ha tutti i prerequisiti per diventare un progetto operativo di sviluppo, da portare a compimento tra 4 anni, proprio quando la Grecia lascera` la presidenza UE allItalia. Uniniziativa che il ministro Frattini ha definito una strategia importante che non duplica strutture gia` esistenti, ma che valorizza e rende efficaci le diverse esperienze di cooperazione transfrontaliera gia` in atto (IAI, Programma IPA, Euroregione Adriatica), quelle cioe` sulle quali lItalia gioca un ruolo fondamentale. Il presidente Spacca ha parlato di clima molto positivo e costruttivo. Ce` una forte determinazione da parte di tutte le delegazioni ha detto- per arrivare alla creazione della macroregione adriatico ionica nel 2014. Una strategia per trasformare lAdriatico da spazio di pace e relazioni a vera infrastruttura. Ce` anche la consapevolezza che il Sudest e` il fianco piu` debole dellEuropa e per questo la Macro regione servira` da spinta al rafforzamento dellUnione Europea e allintegrazione. Siamo molto soddisfatti, perche` sulla strategia della macroregione ce` una convergenza forte. Dieci anni fa, quando fu creata la IAI, si usciva dalla guerra balcanica e la strategia dei paesi aderenti allIniziativa era quindi tutta volta verso un disegno di pace, verso obiettivi di carattere politico. Oggi il quadro e` mutato, si punta a progetti che favoriscano lo sviluppo e lintegrazione. Avere nelle Marche, ad Ancona, la sede del segretariato permanente Iai e` una grande responsabilita`. Il Segretariato puo` contare sul contributo delle citta`, delle Universita`, delle Camere di Commercio, delle Istituzioni. Il lavoro dellItalia in questo anno di presidenza e` stato valutato da tutti i paesi aderenti molto positivamente. Limpegno della Regione e` a proseguire i tanti progetti in corso con laltra sponda dellAdriatico, progetti a 360 gradi: dallurbanistica alle Pmi, dalla cultura (con il prossimo Festival Adriatico-Mediterraneo) ai servizi sociali. Proseguiremo con queste iniziative che partono dal basso- ha concluso Spacca - ma con la firma di oggi della Dichiarazione di Ancona ci sara` un cambio di paradigma. Frattini ha riferito che la riunione del Consiglio IAI e` servita anche a tracciare il bilancio dellanno di presidenza italiana ed ha poi giudicato molto positivamente lattivita` del Segretariato permanente dellAdriatico- Ionio, con sede ad Ancona, dicendo che in soli due anni dalla istituzione ha svolto un buon lavoro di project oriented, operando come catalizzatore di proposte da parte dei Paesi membri. Il ministro del Montenegro, Rocen, dopo aver ricordato che 10 anni fa il Montenegro non esisteva ancora come Stato, ha espresso la volonta` di seguire le iniziative avviate dallItalia come esempio e guida di cooperazione, specialmente nel turismo, promozione-sviluppo delle PMI e della protezione ambientale. Pero` abbiamo un vantaggio in piu` ha concluso Rocen- siamo piccoli e tutti ci vogliono aiutare. (ade)