Su iniziativa del vicepresidente e assessore alla Caccia, Paolo Petrini, la Giunta regionale, in attuazione della L.R. 7/95, ha approvato la proposta di deliberazione di competenza del Consiglio che ha per oggetto Criteri ed indirizzi per la pianificazione faunistico venatoria 2010-2015.
Latto riprende il percorso gia` avviato nella precedente legislatura e interrottosi con lo scioglimento del Consiglio Regionale.
La legge di settore prevede che la Regione ogni cinque anni detti i criteri e gli indirizzi per la pianificazione faunistico-venatoria, per la conseguente redazione dei piani da parte delle Amministrazioni provinciali per i territori di rispettiva competenza.
Scaduto il termine di validita` del precedente strumento di pianificazione, a partire dal 2009, la Struttura competente ha attivato le procedure per la redazione della bozza del nuovo ,valevole per gli anni 2010-2015.
Dopo un attento lavoro di analisi sottolinea Petrini - dei dati raccolti in oltre dieci anni di attivita`, forniti dalle Province, dagli Ambiti Territoriali di Caccia e dagli Enti Parco della Regione Marche, sono state organizzate anche specifiche consultazioni con le associazioni venatorie, agricole e ambientaliste. Prima della stesura definitiva della proposta da sottoporre allesame dellAssemblea Legislativa, si sono avuti una serie di verifiche ed approfondimenti con gli uffici regionali ed i vari soggetti interessati. Un confronto proficuo che ha consentito di pervenire a una proposta equilibrata dal punto di vista della tutela faunistica, dellattivita` agricola e di quella venatoria.
Allinterno dello schema relativo ai criteri ed indirizzi per la pianificazione faunistico venatoria 2010-2015, sono contenuti, tra gli altri, gli indirizzi per il monitoraggio della fauna. Questa sostanziale novita` rispetto al passato, utilizzando metodologie di rilevamento omogeneo dei dati, prevede che province, enti parco e ambiti territoriali debbano aggiornare costantemente dei formulari rielaborati e resi pubblici, poi, dagli uffici regionali. E poi la pianificazione territoriale, che, novita`, potra` avvalersi di una cartografia elettronica di supporto aggiornata. Per quanto riguarda il cinghiale e le problematiche dei danni prodotti in agricoltura, e` previsto che le province attuino una pianificazione territoriale basata sul rapporto tra zona coltivata e territorio naturale, cosi` dove maggiore e` la percentuale di coltivato, minore dovra` essere la densita` di popolazione dei cinghiali. Viene, infine, prevista anche la piena tutela e gestione della fauna selvatica e la pianificazione delle aree protette e dei siti rete Natura 2000.
Ora la parola passa allAssemblea legislativa regionale per la definitiva approvazione,(v.p)
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