Sulla scia della firma dellaccordo sottoscritto il 23 giugno 2009 con la provincia dello Jiangsu, la Regione Marche ha promosso iniziative che assicurano un seguito alle importanti attivita` finora poste in essere. Di questo si e` parlato oggi a Nanchino nel corso di un convegno sulla Presentazione e sviluppo delle linee di cooperazione territoriale al quale sono intervenuti, tra gli altri, il presidente della Regione Gian Mario Spacca, il Console aggiunto dItalia Francesco Varriale, il presidente di Unioncamere Alberto Drudi, il responsabile del settore Internazionalizzazione di Unioncamere Rodolfo Giampieri, il preside della Facolta` di Economia Universita` Politecnica delle Marche Gianluca Gregori, lamministratore delegato della Svim Gianni Giaccaglia, Angeloni del Mae e Vincenzo Donati direttore generale del Mise Dps. Per la parte cinese erano presenti il vicegovernatore dello Jiangsu Shi Heping con una folta delegazione governativa e di operatori economici. "Poco meno di un anno fa - ha detto Spacca nel discorso introduttivo (vedi intervento integrale di seguito - N.d.R) - stringevo la mano al Vice Governatore del Jiangsu in occasione della firma dellaccordo di partenariato a Portonovo che pose le basi per quanto siamo oggi a sviluppare: un piano dazione comune capace di sfruttare le rispettive eccellenze per crescere insieme. Se si lasciano da parte le apparenze, la sostanza e` che oggi rappresentiamo due comunita` aperte al mondo, desiderose di crescere confrontandosi con realta` diverse, solo apparentemente lontane; due comunita` che difendono e propongono il proprio modello di sviluppo ma allo stesso tempo non hanno paura di entrare in contatto e mischiarsi con quanto le circonda". Due sono i programmi principali da considerare in questo ambito. Il piu` importante, lanciato oggi nel corso della seduta plenaria del Convegno, e` ICONA, un progetto che nasce nel quadro di un accordo con il Ministero degli Affari Esteri in diretta coerenza con il programma strategico MAE Regioni - Cina. Partendo dal macro obiettivo della collaborazione istituzionale tra la Regione Marche e la Provincia dello Jiangsu in materia di innovazione tecnologica, il progetto stimola lo sviluppo di rapporti di interazione tra Centri Tecnologici marchigiani e cinesi per il miglioramento delle produzioni esistenti e la realizzazione di nuovi prodotti. ICONA prevede il coinvolgimento iniziale di aziende operanti nei settori elettromeccanico, del mobile, della moda/calzatura/cuoio, dellagroalimentare e delle energie alternative, con la prospettiva di estendere poi i propri benefici ad altri settori industriali e produttivi. Strumentale, al fine del progetto, e` la creazione di una piattaforma web capace di costituire un importante strumento di knowledge sharing per la condivisione di tutte le opportunita` daffari. Il knowledge sharing e` infatti un sistema per accrescere il potere competitivo delle organizzazioni e migliorarne l'efficienza attraverso la condivisione, la valorizzazione e l'accrescimento del capitale intellettuale. Condividere Conoscenza significa interazione e scambio di informazioni, esperienze, pratiche tra gruppi con interessi e obiettivi comuni finalizzato al miglioramento dei processi nel raggiungimento di un risultato.
La Regione Marche e` anche parte di un secondo progetto, promosso da Invitalia, Agenzia nazionale per lattrazione degli investimenti e lo sviluppo dimpresa, nellambito dello stesso programma MAE Cina Regioni, allinterno del quale e` stato elaborato un pacchetto di offerta delle reali opportunita` esistenti in territorio marchigiano per lattrazione di capitali cinesi che e` stato presentato nel corso del convegno. La Regione ha inoltre definito un importante protocollo dintesa con Invitalia. Obiettivo dellaccordo e` rafforzare lattrattivita` del contesto territoriale regionale traducendo le vocazioni produttive presenti in reali opportunita` dinvestimento per gli operatori esteri. Il protocollo si pone come un importante strumento di promozione allestero delle opportunita` dinsediamento nel territorio regionale con unattenzione speciale riservata al mercato cinese. In serata dopo linaugurazione della mostra dedicata a Padre Matteo Ricci il presidente Spacca ha incontrato il Governatore della Provincia del Jangsu Lou Zhijun e la delegazione del Ministero degli affari esteri cinesi. L'invito del Governatore e` il massimo onore che viene concesso agli ospiti stranieri e testimonia la solidita` dei rapporti instaurati dalla Regione Marche con quest'area della Cina.
Seduta plenaria
Giovedi` 3 giugno 2010
Intervento del Presidente
Vorrei dare inizio questo evento citando colui che ragionevolmente puo` essere considerato il ponte storico - culturale tra le nostre comunita`, la Regione Marche e la Provincia del Jiangsu, ovvero quel Matteo Ricci che, quattro secoli or sono, seppe spingersi da una piccola citta` marchigiana sin dentro la corte dellimperatore Wan Li. Li Madou, parlando con il cuore alla civilta` che lo accolse, lancio` il grande messaggio per cui non esiste vera unita` senza differenze. Pensando alle comunita` che siamo oggi a rappresentare, le differenze saltano agli occhi. Da una parte la Provincia del Jiangsu, una delle piu` ricche e complesse allinterno del vastissimo sub-continente cinese, abitata da 80 milioni di persone. Dallaltra parte, la nostra Regione, le Marche, con poco piu` di un milione e mezzo di abitanti, adagiata sul versante orientale dellItalia, al centro del mar Mediterraneo. Due culture diverse, separate da migliaia di chilometri e millenni di storia. Se dovessimo basarci unicamente su quanto appare, e non sulla reale sostanza delle cose, probabilmente oggi non saremmo qui. Non avremmo lopportunita` di sedere allo stesso tavolo con spirito di collaborazione e amicizia. Invece e` stato proprio seguendo lesempio del nostro concittadino Li Madou, intraprendente e testardo come solo un marchigiano puo` essere, che le barriere dei numeri e delle proporzioni sono state frantumate ed un nuovo rapporto di amicizia tra i nostri popoli ha visto la luce. Ciascuno con le proprie peculiarita`, con i punti di forza che lo contraddistinguono e le differenze che, e` il caso di dirlo, rappresentano un vero e proprio valore aggiunto. Poco meno di un anno fa, stringevo la mano al Vice Governatore del Jiangsu (Shi Heping) in occasione della firma dellaccordo di partenariato che pose le basi per quanto siamo oggi a sviluppare: un piano dazione comune capace di sfruttare le rispettive eccellenze per crescere insieme. Se si lasciano da parte le apparenze, la sostanza e` che oggi rappresentiamo due comunita` aperte al mondo, desiderose di crescere confrontandosi con realta` diverse, solo apparentemente lontane; due comunita` che difendono e propongono il proprio modello di sviluppo ma allo stesso tempo non hanno paura di entrare in contatto e mischiarsi con quanto le circonda. La realta` delle cose e` che la Regione Marche e` una regione incredibilmente vitale e piena diniziativa. Il nostro territorio si caratterizza per la sua struttura logistica infrastrutturale articolata e funzionale che ne fa una porta strategica verso lOriente. Presenta infatti un vero polo integrato per lEuropa e per il mondo: rete viaria, Porto di Ancona, tra i piu` importanti del Mar Adriatico, Interporto di Jesi, Aeroporto delle Marche. Inoltre, tra le regioni piu` specializzate e artigiane in Italia, tra le piu` industrializzate in Europa, le Marche detengono il primato nazionale quanto a poli produttivi e ospitano imprese leader che si affiancano a piccole realta` produttive manifatturiere. Le Marche con i suoi 27 distretti produttivi e le sue 180 mila aziende (una ogni 9 abitanti) sono per densita` di insediamento la Regione piu` produttiva dItalia. Come in altre aree del mondo, anche in Cina la nostra Regione si e` posta allattenzione per la sua capacita` di coniugare le esigenze della ricerca e dellinnovazione tecnologica con quelle della conservazione dei valori della tradizione, favorendo cosi` laffermarsi di una vera e propria civilta` che ha nella coesione sociale uno dei maggiori fattori di successo. Massima espressione di questa capacita` e` il sistema di organizzazione delle aree industriali, basato su aggregati di piccole e medie imprese altamente flessibili e specializzate, i cosiddetti distretti, evoluti ora in sistemi locali aperti al globale. Le opportunita` di cooperazione tra la vostra provincia e la nostra Regione sono enormi. Con laccordo di partenariato abbiamo creato la struttura allinterno della quale sviluppare relazioni profonde e durature. Ora sta al nostro ingegno, alla nostra intraprendenza, costruire qualcosa che vada ben oltre le apparenze.
|