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08/09/2010

A ROMA RIUNIONE DELLA SEDE STABILE DI CONCERTAZIONE, GIANNINI: "REGIONI PROTAGONISTE DELLO SVILUPPO ECONOMICO"

(ROMA) - Le Regioni intendono svolgere un ruolo da protagonista per favorire lo sviluppo economico. Al Governo chiedono un confronto serrato e costruttivo sulle politiche industriali e sulle risorse disponibili, che puo` essere favorito anche dalla nomina del nuovo ministro. E` quanto hanno ribadito oggi le Regioni al sottosegretario Stefano Saglia, nel corso della riunione al Ministero dello sviluppo economico della Sede stabile di concertazione, organismo previsto dalla legge finanziaria 2007, non piu` convocato dal mese di dicembre 2008. Le Regioni erano guidate dallassessore Sara Giannini, in quanto le Marche coordinano la Commissione attivita` produttive della Conferenza delle Regioni e Province autonome. Le Regioni avevano chiesto un incontro al Ministero per approfondire le questioni relative ai distretti produttivi, alle politiche industriali innovative, alle modalita` di accesso al credito di garanzia, e sulle crisi industriali nazionali. Su questi temi ha sottolineato la Giannini abbiamo deciso di costituire gruppi di lavoro congiunti tra Regioni e Ministero per favorire un confronto proficuo e costruttivo. Riteniamo questo primo appuntamento un passo avanti, verso la definizione di un calendario bimestrale di incontri, affinche` le Regioni possano svolgere un ruolo strategico e importante a sostegno dellinnovazione, della ricerca e della competitivita` del sistema produttivo nazionale. Con lincontro odierno, continua lassessore, le Regioni riprendono in mano le linee strategiche della nuova politica industriale (Industria 2015), ribadendo la loro essenziale centralita` per favorire lo sviluppo e la competitivita` del sistema produttivo italiano. Le Regioni restano comunque preoccupate e insoddisfatte degli esiti della manovra finanziaria nazionale che sottrae risorse importanti soprattutto sul versante degli investimenti del comparto produttivo, addossando i maggiori sacrifici proprio agli enti che debbono interpretare le esigenze del territorio.