Amare la scuola e` amare i nostri ragazzi
E` questa la riflessione che con il primo giorno di scuola vorrei affidare ai giovani, alle loro famiglie, ai docenti e ai dirigenti.
Le tormentate vicende della nostra scuola sono il segno di una grande contraddizione che riguarda il mondo degli adulti: non abbiamo piu` consentito ai giovani di crescere in responsabilita` e in autonomia dando loro la fiducia che i nostri vecchi avevano affidato a noi.
Troppo spesso vogliamo attribuire alla scuola funzioni e responsabilita` che non potra` mai avere.
Daltra parte non riusciamo ad organizzarla secondo le esigenze della comunita` e lobiettivo della crescita dei giovani.
Se abbiamo a cuore le nuove generazioni dobbiamo cambiare.
Prima di tutto non considerare la scuola come un terreno di scontro politico ma come un bene comune.
Per questo occorre tornare a ragionare su quanto la nostra Costituzione ha indicato per la scuola: caposaldo fondamentale del diritto di uguaglianza.
La Regione Marche ha individuato nella scuola uno degli impegni prioritari del suo programma nella consapevolezza che il futuro della nostra comunita` dipendera` dalla sua qualita`.
Auguro ai docenti, ai dirigenti e al personale della scuola di rinnovare le motivazioni profonde della loro funzione, ai docenti precari di vedere realizzate le proprie aspettative nella continuita` del loro impegno, ai genitori di assumere le proprie responsabilita` nella funzione educativa, ai ragazzi di credere e rispettare i percorsi didattici e, a noi tutti, di costruire una scuola migliore.
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