Il Piano industriale della Fincantieri per il ridimensionamento del personale e delle strutture si conosce solo per indiscrezioni di stampa e non e` stato presentato ufficialmente, lo Stato- unico proprietario e unico grande assente - non dimostra alcun interesse per lo sviluppo della cantieristica come risorsa economica fondamentale in una penisola e, di piu`, non smentisce le voci che parlano, oltre che di chiusura di 2 cantieri, di rischio esuberi di 2500 lavoratori che possono salire presumibilmente a 7500 con lindotto. E amareggiato e indignato lassessore regionale al Lavoro, Marco Luchetti che ha partecipato questa mattina alla manifestazione nazionale - indetta da FIM, FIOM e UILM al Centro Congressi Frentani di Roma - insieme allassessore provinciale Maurizio Quercetti e al Sindaco di Ancona, Fiorello Gramillano. Alla manifestazione erano presenti anche i parlamentari marchigiani Marina Magistrelli e Silvana Amati.
Nel corso del dibattito e` stata da tutti sottolineata lestrema gravita` della situazione di Fincantieri e la perdurante assenza del Governo sulla questione, che sembra non riconoscere ancora i contorni di una grave crisi di unazienda nazionale.
Tutti hanno evidenziato con forza la necessita` di una ripresa delle trattative in un tavolo con Palazzo Chigi per lo sblocco della situazione, con la Presidenza del Consiglio cioe` che detiene anche linterim allo Sviluppo Economico. E per ora la strada piu` urgente da imboccare e` stato unanimemente affermato - la priorita` assoluta per capire le reali intenzioni del Governo.
La stesura del Piano industriale non e` stata ufficializzata e si sta acuendo inevitabilmente la tensione dei lavoratori e delle famiglie. Ce` un rischio effettivo di ridimensionamento che pone interrogativi, dubbi e incertezze sulle strategie che lo Stato vorra` attuare per rilanciare il settore. La strategia per il rilancio del settore deve essere portata anche sui tavoli europei ha aggiunto Marco Luchetti - se vogliamo davvero competere a livello internazionale. Si fa un gran parlare di quote latte ha concluso ma lEuropa sembra ignorare e a non porre la giusta attenzione su un settore che da solo impiega quasi 500 mila addetti in Italia.
Come coordinamento nazionale delle attivita` produttive in seno alla Conferenza delle Regioni, il Presidente Gian Mario Spacca scrivera` nuovamente al Presidente del Consiglio dei Ministri per ribadire, a nome delle Regioni interessate, sedi di Cantieri, la necessita` del Tavolo di confronto per conoscere le strategie per lo sviluppo della cantieristica navale in Italia. (ade)
|