Il passaggio dal sistema analogico al digitale terrestre appare molto problematico e critico per le regioni italiane, specialmente per quelle che si affacciano sullAdriatico. Lo ribadisce con forza lassessore regionale alla Cultura, Pietro Marcolini, riferendo la richiesta urgente da parte del presidente Spacca in sede di Conferenza delle Regioni di avviare un tavolo politico con il Governo nazionale e lAgcom per confrontarsi sul Piano di assegnazione delle frequenze televisive.
Il Piano assegna, infatti tutte le frequenze certe alle tv nazionali, lasciando invece le tv locali nellincertezza assoluta, in riferimento alle possibili interferenze e alleffettivo utilizzo delle stesse.
La situazione spiega Marcolini e` delicata e urgente perche` il piano di transizione al digitale terrestre e` gia` avviato e dovra` essere completato entro il 2012. Per le Regioni adriatiche e` ancora piu` grave a causa delle interferenze provenienti dai Paesi esteri dellaltra parte dellAdriatico: Croazia, Slovenia, Bosnia, Albania e Montenegro.
Ci troviamo, pertanto continua lassessore in serie difficolta`. Le Regioni non possono, infatti, informare correttamente lutenza sui canali ricevibili, sulladeguamento e sulla corretta realizzazione degli impianti di ricezione, sulle aree che potrebbero subire interruzioni del servizio e sui relativi tempi. Difficile, daltro canto, per le emittenti televisive, investire o progettare interventi di ottimizzazione delle risorse disponibili per garantire il servizio nel bacino di utenza assegnato; mentre gli utenti privati non potranno avere in tempo utile le informazioni necessarie per adeguare i propri impianti di ricezione.
Per un sistema radiotelevisivo pluralistico e democratico sostiene Marcolini - e` indispensabile garantire la sopravvivenza delle emittenti locali, che rappresentano un importante patrimonio per lidentita` culturale ed economica di ogni regione.
La richiesta al presidente della Conferenza dei Presidenti di aprire immediatamente un tavolo politico con il viceministro Romani e con lAutorita` per le Garanzie nelle Telecomunicazioni per un confronto sul Piano delle frequenze ha lobiettivo di far conoscere con urgenza le frequenze e i canali effettivamente utilizzabili nelle singole regioni protette dalle interferenze, per giungere a una assegnazione effettivamente rispettosa di quanto stabilito dalla normativa, senza penalizzazioni per le emittenti locali, con riferimento anche allesito delle negoziazioni internazionali e alla tempistica prevista per la fase terminale della transizione alla televisione digitale (switch off).
Sara` utile, in questo caso conclude Marcolini - conoscere se e su quali frequenze digitali operano le tv dellex Jugoslavia. Inoltre, e` necessario che siano rese note, in ogni caso, le frequenze assegnate o assegnabili nelle singole regioni per lemittenza locale, con un congruo anticipo rispetto alle date previste per gli switch off, sia per una sorta di equita` rispetto agli operatori nazionali che gia` conoscono i canali assegnati, sia per prendere coscienza, prevenire o limitare quei disservizi che gia` hanno caratterizzato le precedenti esperienze di passaggio al digitale.
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