Migliaia di lavoratori Fincantieri da tutta Italia hanno partecipato alla manifestazione nazionale a Roma indetta dalle Organizzazioni sindacali dei metalmeccanici Fiom, Fim e Uilm per dire no alla chiusura dei cantieri , alla mobilita`, oltre che chiedere nuove commesse pubbliche per rilanciare questo settore strategico per leconomia italiana. Uno degli slogan urlati e` stato infatti no promesse, si` commesse.
A fianco dei lavoratori nel corteo partito da Piazza della Repubblica e concluso a Piazza Santa Maria Apostoli, anche le istituzioni regionali italiane e i sindaci dei comuni sedi di cantiere. E a sostegno dei diritti dei lavoratori di Fincantieri anche la Regione Marche, rappresentata dallassessore regionale al Lavoro, Marco Luchetti che, al termine della manifestazione, afferma: la giornata di mobilitazione era necessaria per richiamare lattenzione dellopinione pubblica e dei media sulla grave situazione dei Cantieri navali in Italia e per chiedere con forza linderogabile assunzione di responsabilita` da parte del Governo. Le speranze ha detto Luchetti ora sono riposte nella ripresa delle trattative e nello sblocco dellempasse in cui si trova attualmente la cantieristica navale italiana. L11 ottobre, il Tavolo con il Ministero dello Sviluppo Economico, sara` fondamentale per richiamare lo Stato al rispetto degli impegni e perche` lItalia si allinei finalmente agli altri Paesi sulle politiche industriali per la cantieristica e pensi ad un serio piano di rilancio di un settore produttivo che occupa 500 mila addetti e professionalita` avanzate, oltre che un enorme indotto. (ade)
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