Sostenere una politica specifica, nellambito degli interventi europei, per lortofrutticolo, rilanciare le aggregazioni, linnovazione e rendendo trasparenti i rapporti con la grande distribuzione. Ed ancora, promozione dei consumi e dellimmagine del settore, contrastare la volatilita` dei prezzi, sostenere le esportazioni in condizioni di reciprocita`, difendendo al contempo lortofrutticolo europeo. Infine lo stimolo al ricambio generazionale. Sono queste le esigenze manifestate dalle principali Regioni ortofrutticole europee riunite a Cesena per la prima volta, a cui ora e` necessario dare risposte efficaci. La riforma della Pac e` unoccasione da non perdere per il rilancio del settore. Il vice presidente e assessore allAgricoltura, Paolo Petrini, sintetizza cosi` le conclusioni raggiunte ieri a Cesena, dove si e` svolto il primo Forum delle Regioni ortofrutticole.
Al Forum hanno partecipato diverse Regioni europee, tra cui Linguadoca, Aquitania, Catalonia, Andalusia, Murcia, Ungheria, che hanno sottoscritto un documento comune che verra` posto allattenzione dei singoli governi nazionali e della stessa Unione europea.
In particolare dai lavori del Forum, e` emersa lesigenza di maggiore reciprocita` nei rapporti commerciali tra produttori europei ed extraeuropei, per eliminare lo svantaggio competitivo che attualmente penalizza i primi. Necessaria anche una politica agricola comune europea (Pac) che riconosca il ruolo e limportanza del settore ortofrutticolo, garantendogli risorse adeguate innanzi tutto per promuovere linnovazione. Anche gli interventi per contrastare lestrema volatilita` dei prezzi e tutelare il reddito dei produttori, a partire da un diverso rapporto con la grande distribuzione organizzata, rappresentano una priorita`.
Un decalogo, quello predisposto a Cesena, particolarmente utile alla vigilia delle importanti decisioni che dovranno essere assunte in sede europea: il prossimo 17 novembre la Commissione agricoltura presentera`, infatti, la prima indicazione di riforma della Pac.
Cosa chiedono le Regioni europee. Attualmente i produttori di frutta e verdura europei sono sottoposti a rigorosi standard di qualita` e sanitari che hanno un costo e che li rende meno competitivi. Per questo il documento approvato a Cesena chiede alla Commissione europea di impegnarsi per una maggiore reciprocita` commerciale, ma chiede anche che la nuova Pac abbia un posto per lortofrutta e garantisca al settore risorse almeno uguali a quella dellattuale programmazione. Potra` cosi` essere finanziata quellinnovazione che oggi appare piu` che mai necessaria: per contrastare i cambiamenti climatici, per sviluppare tecniche colturali a basso impatto ambientale, per garantire piu` qualita` ai prodotti e in linea con i mutati stili di vita e di consumo. Nel documento firmato le Regioni ortofrutticole europee chiedono anche interventi per stabilizzare i prezzi allorigine. Questo significa da un lato favorire le aggregazioni dei produttori e la loro capacita` di governare lofferta sui mercati interni ed esterni, ma significa anche porre su nuove basi il rapporto con la grande distribuzione organizzata. In particolare i produttori chiedono trasparenza dei prezzi, rispetto dei termini di pagamento e stop alle vendite sottocosto. E sempre per sostenere il reddito degli agricoltori il documento prevede strumenti assicurativi non solo sul valore delle produzioni danneggiate dal maltempo, ma anche a garanzia di un reddito minimo dei produttori.(f.b.)
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