Favorire lo sviluppo dei distretti produttivi marchigiani, rafforzandone il sistema organizzativo e lintegrazione tra filiere produttive, anche attraverso reti e aggregazioni dimpresa. Obiettivi da raggiungere tramite lincentivazione delle attivita` di sviluppo sperimentale, trasferimento tecnologico e innovazione, senza tralasciare banda larga e infrastrutture telematiche, risparmio energetico e internazionalizzazione. Interventi che possiamo mettere finalmente in pista grazie alle risorse statali, trasferiteci dal Governo nazionale con un ritardo di due anni. Gli oltre tre milioni e 260mila euro che possiamo ora investire, sono molto utili per favorire la ripresa della via dello sviluppo, ora che la fase acuta della crisi sembra passata, ma i cui riflessi occupazionali si fanno ancora pesantemente sentire. Sara Giannini, assessore alle Attivita` produttive, commenta cosi` lapprovazione da parte della Giunta regionale, su sua proposta, degli interventi a favore dei sistemi produttivi locali. Si tratta di contributi provenienti dal riparto 2008 del Fondo unico per le imprese, che lo Stato trasferisce alle Regioni inerenti la fascia alta dei fattori di competitivita` aziendale. Una strada, quella scelta dalla Giunta, che mira su aggregazioni e collaborazioni tra imprese, per creare quella massa critica necessaria ad investire proficuamente in ricerca e innovazione.
La strategia di supporto messa a punto dal governo regionale e` stata preceduta da unattenta analisi dei fabbisogni espressi dal sistema delle imprese. Approfondimento che ha visto un lavoro congiunto con tutti gli attori attivi nello sviluppo locale. Associazioni imprenditoriali e sindacali, istituzioni locali, universita` e centri di trasferimento tecnologico, hanno collaborato con lassessorato regionale alle Attivita` produttive, per individuare iniziative pilota utili al rilancio della competitivita` del sistema Marche.
Per partecipare al bando reperibile al sito www.impresa.marche.it e a breve pubblicato sul Bollettino ufficiale delle Marche e` necessario un raggruppamento di almeno tre imprese, sotto forma di associazione temporanea, consorzio, cooperativa o secondo linnovativo modello del contratto di rete.
Il contributo erogabile puo` arrivare, a seconda dei casi, al 60 per cento delle spese ammissibili previste dai progetti presentati. La stima dei tecnici regionali e` per lattivazione, tramite i contributi erogabili, di circa 10 milioni di euro di investimenti, anche grazie alleventuale contributo di altri cofinanziatori pubblici/privati.(f.b.)
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