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20/10/2010

TEATRO STABILE, L’INTERVENTO DELL’ASSESSORE ALLA CULTURA, PIETRO MARCOLINI

La gestione amministrativa del teatro Stabile e` rientrata nei giusti binari, ora deve occuparsi del futuro affrontando il debito pregresso e programmando le prossime azioni, cogliendo anche le opportunita` offerte dalla riforma regionale dello spettacolo dal vivo. Le azioni attuali sono quindi volte principalmente ad una prospettiva di crescita e rilancio dello Stabile. Il lavoro che i soci stanno svolgendo per la stabilizzazione e valorizzazione delle attivita` del Teatro Stabile parte dalla ricognizione dellattuale situazione finanziaria che e` di un deficit che supera i 450 mila euro nel 2010 a cui si aggiungeranno altri 250 mila previsti per il 2011. Il primo problema dei soci, affrontato durante lestate, e` stato dunque quello di rinvenire le risorse necessarie per evitare che ne risentisse, fino ad essere annullata, la stagione teatrale 2010/2011. Grazie alla grande dedizione del personale interno ed alla disponibilita` e convinta adesione del maestro Carlo Cecchi, si e` potuto evitare il peggio. Ora occorre affrontare gli scenari futuri. Contemporaneamente, Comune, Provincia e Regione hanno `asciugato le figure apicali - direttore amministrativo facendo riferimento alla collaborazione del dirigente del servizio Bilancio della Regione; non si e` potuto procedere alla stabilizzazione dei dieci precari, sei di Pesaro e quattro di Ancona, favorendo comunque tutte le soluzioni alternative. I soci, inoltre, non hanno rinnovato il contratto al direttore artistico uscente, Raimondo Arcolai, conferendo lincarico di facente funzioni ad interim ad un funzionario di spessore come Marta Morico. La situazione aggiunge lassessore Marcolini e` quella di chi si sobbarca la soluzione di problemi annosi aggravati da una congiuntura finanziaria terribile che comprende tagli diretti del Ministero e anche tagli di risorse per due terzi a Regioni, Province e Comuni. I prossimi passaggi, che da un punto di vista artistico riguardano la stagione teatrale 2011/2012, e lapprovazione del Bilancio 2011, saranno il banco di prova per il Consiglio di Amministrazione e lAssemblea dei soci per la scelta di un direttore che sappia sintetizzare capacita` artistiche e organizzative di alto profilo per affrontare questa drammatica situazione. Il teatro Stabile ha bisogno di tutti gli aiuti, economici e politici, non solo per contrastare le defezioni come quella grave del Provincia di Pesaro, ma per poter allargare la base sociale e il circuito di un teatro di produzione regionale. Ma non ha sicuramente bisogno di avare considerazioni volte a condizionare tutte le decisioni e respingere ogni responsabilita`.