Ottenere dallUnione europea il riconoscimento della Macroregione Adriatico Ionica per dare un nuovo impulso ai progetti in corso in questa area. E` quanto ha auspicato il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, nellintervento di apertura del Seminario Alde (Alleanza dei democratici e dei liberali per l'Europa) sulle Macroregioni. E` un obiettivo, ha ricordato Spacca, sancito ufficialmente il 5 maggio 2010, in Ancona, nel corso della riunione del XII Consiglio Adriatico Ionico con tutti i ministri degli Esteri dei Paesi aderenti e che dovra` essere realizzato entro il 2014, prima dellavvio della prossima programmazione comunitaria 2014/2020. E` nostro specifico interesse valorizzare la dimensione adriatica e ionica, in ambito europeo, essendo unarea vitale per lo sviluppo economico e cornice ideale per promuovere scambi proficui tra le societa` civili. La Regione Marche, ha sottolineato il presidente, ha sempre avuto una significativa presenza politica e istituzionale nel bacino Adriatico e Ionico, sostenuta da una fitta rete di collegamenti e collaborazioni. Ha ricordato i rapporti di collaborazione avviati negli anni: dalla costituzione della Comunita` di lavoro per lAdriatico centrale e meridionale (1990), allUnita` nazionale di crisi per il coordinamento degli aiuti alla ex Jugoslavia (1995), ai numerosi progetti realizzati tra il 1995 e il 1999 che hanno visto il coinvolgimento dellintero territorio marchigiano (tra i principali, la costruzione del reparto di Ortopedia allOspedale South Camp di Mostar; la riattivazione dei servizi di smaltimento rifiuti a Mostar e Valona; lassistenza istituzionale alle municipalita` di Elbasan, Gijrokastro e Valona; il sostegno allimprenditoria in Bosnia e Albania). Inoltre, nel periodo di programmazione 2000/2006 la Regione Marche ha partecipato a iniziative di cooperazione (transfrontaliere e transnazionale) finanziate dal Fondo europeo di sviluppo regionale, attivando 65 progetti (35 come capofila, 28 come partner) per 17 milioni di euro e implementandone altri 25 progetti, per ulteriori 7 milioni. La Regione Marche ha detto Spacca ha operato, negli anni, per facilitare il dialogo e la collaborazione nellintera area. Insieme allItalia e alla Commissione europea ha partecipato al progetto per la sicurezza e la cooperazione nellAdriatico che ha portato alla convocazione della Conferenza di Ancona del 2000, con la quale si e` dato vita allIniziativa Adriatico Ionica. Oggi lIniziativa conta otto Stati membri: Italia, Grecia e Slovenia (aderenti alUe); Croazia (prossima allingresso nellunione); Albania, Bosnia Erzegovina, Montenegro e Serbia. Un bacino geografico di oltre 600 mila chilometri quadrati, in cui vivono nelle aree interessate alla macroregione - 60 milioni di persone, con unaspettativa di vita di 77 anni per gli uomini e 82 per le donne. Il Prodotto interno lordo (Pil) complessivo ammonta a 956.224 milioni pari all1,83 per cento del Pil mondiale. Quello pro capite si attesta sui 16.201 euro e la forza lavoro totale segnala 21 milioni di occupati. Come e` avvenuto per il Baltico, area nella quale gia` esisteva un consolidato tessuto di cooperazione tra Paesi, anche per lAdriatico e lo Ionio auspica Spacca lelaborazione di una strategia europea potra` basarsi sulla pluralita` di iniziative gia` in atto. La proposta di costruire la Macro Regione vuole valorizzare tutte le esperienze di cooperazione esistenti, promuovendo un ambiente piu` sostenibile, uno sviluppo economico e sociale piu` equilibrato, il rafforzamento delle istituzioni democratiche, la sicurezza dellintero bacino, dando concretezza allobiettivo di coesione territoriale sostenuta dal Trattato di Lisbona e agevolando le procedure di ingresso degli Stati esterni nella Ue. (r.p.)
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