Le Marche, regione al plurale, terra di antiche tradizioni multiculturali, possono essere il punto di partenza di un secondo Rinascimento europeo. Lo ha detto oggi Flo Clucas, presidente dellALDE (Alleanza dei democratici e dei liberali per lEuropa) introducendo i lavori del seminario sulle macroregioni europee che si e` tenuto alla Loggia dei Mercanti di Ancona. La Macroregione Adriatico Ionica e` fondamentale ha proseguito - per uno sviluppo ispirato alla coesione territoriale e sociale, per la comprensione tra i popoli, per la sicurezza e per la tutela ambientale. In questo senso le Marche con la Segreteria dellIniziativa Adriatico Ionico e con i numerosi progetti e iniziative avviate e di cui sono state promotrici, possono giocare un ruolo essenziale e baricentrico per la realizzazione della macroregione. E non e` un caso quindi che abbiamo voluto organizzare proprio qui questo seminario. LEuropa sta vivendo momenti difficili e, come durante il Rinascimento, dopo le fasi oscure, si apri` il dibattito ai grandi temi, si cambiarono le menti per cambiare il mondo, cosi` ora dobbiamo ridare slancio al dibattito verso temi alti, rivolgere lattenzione alle nuove opportunita` che la Macroregione adriatica puo` offrire, opportunita` di crescita e vantaggio per tutta lEuropa. Potranno profilarsi nuove occasioni di sviluppo, per il lavoro, per le donne, per le piccole e medie imprese, per la cultura, per lambiente, per le infrastrutture. Non sara` un percorso facile ma ne varra` la pena.
Antonio Castellacci, della Direzione generale per le politiche regionali della Commissione Europea, partendo dalla nozione di macroregione unentita` che include almeno tre Stati membri che condividono un elemento comune, il mare ad esempio ha richiamato sulla necessita` che vi sia una strategia condivisa a tutti i livelli decisionali e una presenza forte della societa` civile. Le macroregioni ha detto - rafforzano lintesa nelle aree europee, rafforzano quindi lEuropa negli scenari internazionali, in una fase attuale particolarmente problematica a livello globale. La Commissione percio` sta seguendo con molta attenzione la realizzazione anche della macroregione Adriatico-Ionica, ma il supporto operativo e` condizionato alla piena implementazione dei progetti di cooperazione transnazionale e transfrontaliera esistenti (progetti che fanno capo ai Fondi IPA E Fondi pre-adesione che al momento sono coordinati dallItalia e sono in ritardo nellattivazione n.d.r.), per poi cercare risorse utili alla sua costruzione e sviluppo. Cio` che e` fondamentale ha concluso Castellacci - per la creazione della Macroregione Adriatica Ionica, dopo le esperienze di quella del Baltico e della costituenda macroregione del Danubio, sono: una valutazione dei costi-benefici, le motivazioni condivise per definire una strategia gestionale, la domanda forte da parte delle comunita` locali coinvolte che si sintetizzi nella volonta` politica forte da parte dei Capi di Governo.
Un sostegno deciso alla costituzione della macroregione proviene dal Ministro plenipotenziario del Ministero Affari Esteri, Guglielmo Ardizzone: La macroregione per lAdriatico Ionico e` una priorita` per rafforzare la cooperazione regionale nellarea tra le regioni che fanno parte del bacino, in particolare per il ruolo che svolge la Regione Marche come promotrice di queste forme di collaborazione, guardando alla coesione interna dei Paesi dellUnione Europea, ma anche al percorso di adesione alla UE dei Paesi dellaltra sponda.
Il successo della strategia ha rilevato Marco Bellardi, esperto della Regione Marche per lIniziativa Adriatica Ionica - e` legato non solo al coinvolgimento del massimo livello politico ed alla mobilitazione di tutte le parti interessate e quindi dei territori in Europa, ma anche alla individuazione di alcune iniziative `faro che possano coinvolgere ampie aree appartenenti a piu` Stati membri. Alcuni relatori hanno illustrato le iniziative di cooperazione che le Marche hanno avviato da anni, tra gli altri Rodolfo Giampieri, presidente della Camera di Commercio di Ancona che ha parlato del Forum delle Camere di Commercio dellAdriatico e dello Ionio impegnate nella diffusione del marchio Adrion per il rilancio dellofferta turistica. Quindi il Rettore della Politecnica, Marco Pacetti, che ha parlato degli obiettivi del Forum delle Universita` dellAdriatico Ionio, appartenenti a UNIADRION, per mettere in sinergia le risorse internazionali destinate alla ricerca e finalizzate allo sviluppo dellarea. Nel corso dei lavori della mattinata sono intervenuti, tra gli altri, la delegata del gruppo ALDE, Lezione dal Mar Baltico; la coordinatrice dellINTERACT Point Turku, Ritta Ahdan con una relazione sui risultati dellimplementazione della macroregione e il Segretario della IAI Ambasciatore Alessandro Grafini sulle buone pratiche di cooperazione adriatico-ionica. (ade- se.pa.)
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