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29/10/2010

A GROTTAMMARE MEETING SULL’ENERGIA E FONTI RINNOVABILI

Questo pomeriggio ha preso il via nella sala Kursaal di Grottammare lottava edizione del meeting dedicato allenergia, fonti rinnovabili e innovazione tecnologica. Un appuntamento importante nella scena economica e sociale di una provincia e di una regione che hanno sempre rivolto attenzione alle possibilita` recate dalle energie alternative, fattore di sviluppo e di tutela ambientale. Nella sessione pomeridiana dei lavori, presenti il primo cittadino Luigi Merli, lassessore regionale allEnergia e fonti rinnovabili Sandro Donati, il presidente Confindustria Marche Paolo Andreani, e il responsabile della sezione energia di Confindustria Ascoli Giovanni Cimini. Merli nel portare il saluto della citta` ha sottolineato che «da otto anni portiamo avanti questa manifestazione anticipando i tempi e parlando di green economy quando non ne parlava nessuno. Pero`, ora le imprese chiedono certezze e la politica deve dare nel tempo le regole per offrire tali certezze. Gli ha fatto sponda Cimini ricordando che gli imprenditori hanno voglia di investire e guardare al futuro con molto interesse perche` il nostro territorio e` allavanguardia per la ricerca nelle fonti rinnovabili, ma occorrono regole chiare, attraverso un confronto con le istituzioni, pero` a volte disatteso da parte delle istituzioni stesse. Non e` dello stesso avviso Donati che durante il suo lungo intervento ha evidenziato che lassenza di regole certe, denunciata, non puo` certamente essere addebitata al recente operato normativo della Regione Marche, che tra laltro prendiamo atto che verra` impugnato al Tar. La normativa regionale transitoria adottata il 30 luglio, sara` in vigore fino al 28 novembre 2010. Va da se` che dal giorno successivo ritornera` ad essere in vigore la normativa precedente, che prevede la Valutazione di impatto ambientale per impianti superiori al megawatt. Sono onestamente incomprensibili quelle dichiarazioni ha continuato lassessore - che ravvisano complessita` in questo semplice passaggio normativo. La vera assenza di chiarezza va trovata nel quadro normativo nazionale, in cui il nostro atto amministrativo e` solo uno strumento di regolamentazione paesaggistico/ambientale. Lallarme lanciato da Enel sulle capacita` dellinfrastruttura e sul rischio di saturazione pone in evidenza lurgenza di adeguare la rete, visti anche i numeri in continuo incremento, del fotovoltaico. Molti installatori hanno ripetutamente chiesto lintervento urgente di molteplici soggetti, tra cui la Regione Marche, ma anche Confindustria, per trovare soluzioni a questo reale ostacolo, che comporta il mancato rilascio da parte dellEnel di autorizzazione allallaccio, a causa della completa saturazione della rete. La Regione Marche ha proseguito Donati - da molti anni riconosce nella questione energetica la trasversalita` dei propri ambiti di intervento. Lo sviluppo delle tecnologie per limplementazione del settore delle energie rinnovabili e la loro diffusione nei settori privati e in quelli pubblici, rientrano in programmi di intervento vasti ed articolati che hanno caratterizzato la scorsa legislatura e che hanno avviato i lavori di quella presente. Chi contesta alla Regione di avere inferto colpi mortali ad un settore specifico delle rinnovabili attraverso la promulgazione della linee guida regionali per linstallazione del fotovoltaico a terra tramite lindividuazione dei criteri per lidentificazione delle aree non idonee di cui al decreto legislativo 387 del 2003, non riconosce, o ancora piu` preoccupante non si riconosce nellintenzione primaria dellintervento regionale: promuovere una specifica tipologia di impianti fotovoltaici, quella architettonicamente integrata, che esprime al massimo lidea di green economy che declina i suoi obiettivi attraverso il connubio tra produzione di energia rinnovabile e salvaguardia dellambiente e del Paesaggio. Inoltre ha concluso lassessore - liniziativa dellamministrazione regionale va principalmente nella direzione di introdurre un quadro normativo chiaro e coerente che porti chiarezza nei complessi procedimenti comunali e provinciali e che permetta agli stessi operatori del settore unattivita` piu` agevole su tutto il territorio regionale. Domani il dibattito continuera` e vertera` sulle nuove energie partecipative, decentramento e controllo popolare delle fonti energetiche, mentre domenica, giornata conclusiva del meeting, si parlera` di distretto delle nuove energie. (a.f.)